Roe, il centro parrocchiale si apre alla comunità

Nato grazie ad un importante lascito della signora Giuseppina Dal Pont, il centro sembrava destinato a rimanere incompiuto: solo un anno fa i soldi erano terminati, il contributo promesso dalla Regione tardava ad arrivare, e l’edificio, giunto al tetto, giaceva come una cattedrale nel deserto in via Sommariva, in attesa che la situazione si sbloccasse. Cosa che è avvenuta pochi mesi fa: da Venezia sono arrivati i 140 mila euro necessari per completare gli interni e gli esterni del centro, che domenica si mostrerà per la prima volta finito ai sedicensi.

Alla sua realizzazione hanno contribuito economicamente la Regione, il Comune di Sedico, la diocesi e la Fondazione Cariverona.

Dopo la donazione, ottenuta dalla parrocchia negli anni ’90, i primi a mettere sul piatto delle idee per metterla a frutto furono i parroci don Rinaldo Andrich e don Francesco Cassol. Nel gennaio del 2006 in un’assemblea pubblica arriva la decisione di costruire un nuovo edificio a servizio della frazione, dei giovani e degli anziani. Il progetto viene definito nel 2007, nella primavera del 2009 iniziano i lavori: la prima pietra viene posata il 20 giugno di quell’anno, e reca incisa la scritta «Roe virescit».

A fine anno la struttura è finita (al grezzo), poi il rallentamento dei lavori, fino al blocco, lo scorso anno. Fortunatamente la situazione si sblocca e domenica il nuovo centro parrocchiale si svelerà a tutti gli abitanti di Roe e non solo.

L’invito a partecipare all’inaugurazione è firmato da «le famiglie, i giovani, gli anziani e i gruppi della parrocchia di santa Maria Immacolata». Parteciperà il Corpo musicale comunale di Sedico e al taglio del nastro, agli interventi e alla benedizione, seguirà il rinfresco nei locali del Centro.

Il nuovo edificio si trova accanto alla chiesa, di fronte alla canonica, e delimita un nuovo spazio di aggregazione: la piazza-sagrato. Un percorso pedonale permette di connettersi agevolmente con la vicina scuola dell’infanzia.

La sua finalità principale è quella di dotare la frazione di Roe di un luogo di aggregazione per la comunità, per le famiglie, i giovani e gli anziani. Una risorsa non solo per la comunità di Roe, ma anche per quelle del circondario.