Rogo a Damos, pesante il bilancio finale
PIEVE DI CADORE. «Non riesco ancora a riordinare le idee. Tra qualche giorno, quando riuscirò a farmene una ragione, penserò al futuro e se sarà possibile ricostruire la casa». Renzo Zangrando, il proprietario della casa di Damos distrutta giovedì dal fuoco, ieri è arrivato di buon’ora avanti ai resti carbonizzati.
Zangrando, con la famiglia e con il fratello Giuseppe, ha iniziato a valutare ciò che vale la pena di recuperare tra i ruderi della casa bruciata. Non molto, perché anche all’interno la casa è rimasta gravemente danneggiata. L’unico piano rimasto quasi intatto è quello a terra, perché anche il primo piano – la casa ne aveva tre – non è agibile.
Nel frattempo i Zangrando potuto mettere in salvo alcuni mobili, come la credenza e poco altro. Rosa Cecere, 83 anni, la suocera del padrone di casa che dormiva in una stanza al momento del rogo, è stata dimessa dall’ospedale dove era stata portata in stato di choc e le sue condizioni sono buone.
L’incendio ha provocato una ondata di solidarietà verso la famiglia Zangrando, anche perché il capofamiglia Renzo, pur lavorando a Venezia, è molto conosciuto in tutto il Cadore per le sue attività legate all’amore per il territorio e per la sua partecipazione attiva allo sviluppo turistico di Perarolo e del Cadore.
È lui, infatti, che ha iniziato la raccolta di firme per opporsi allo sviluppo della cava di gesso che ormai si trova a soli 60 metri dalla casa bruciata.
Una solidarietà diffusa di tutta la comunità perarolese che si è messa a disposizione per dare il proprio aiuto, ad iniziare dal sindaco Pierluigi Svaluto e dal vicesindaco Nadia Boni, che fin dal primo momento si sono attivati per lenire i danni. Una partecipazione condivisa sia dal sindaco di Valle, sul territorio del quale si trova la casa bruciata e che ieri è andata a fare visita ai Zangrando, sia del Comune di Pieve che si è messo a disposizione per portare la sua solidarietà e l’aiuto possibile.
«Siamo solidali con Renzo Zangrando», ha affermato Maria Giovanna Coletti, presidente della Fondazione centro studi Tiziano. «Siamo desolati per quanto è successo, ma d’accordo con Zangrando, nonostante l’incendio, confermiamo il concerto che si terrà proprio a Damos il giorno di Ferragosto alle 18. Avevamo coinvolto Zangrando perché il trio “Landscapes” che si esibirà a Damos aveva bisogno di un appoggio per cambiarsi e fare delle prove. Ora la casa è bruciata e dovremo trovare un’altra soluzione, ma non rinunciamo perché come Comune di Pieve e come Fondazione, vogliamo dare un importante segnale di condivisione per l’attività di recupero del territorio che Zangrando con la sua famiglia sta facendo. Mi auguro solo che non rinunci. Deve sapere una cosa: il Cadore è con lui e lo sosterrà».
Vittore Doro
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