Rogo, due dimessi dopo gli accertamenti

Un uomo e una ragazza sono stati medicati al Santa Maria del Prato per sintomi non gravi di intossicazione da fumo

FELTRE. Sono state visitate al pronto soccorso e dimesse già nel corso della nottata le due persone rimaste lievemente intossicate dal fumo mercoledì sera, durante il furioso incendio scoppiato in via Garibaldi che ha costretto cinque componenti della famiglia Guadagnin a mettersi in salvo dall’appartamento al primo piano con una scaletta prestata da una vicina.

Al Santa Maria del Prato, mentre i vigili del fuoco terminavano l’intervento di bonifica e di verifica dell’abitazione colpita dalle fiamme e invasa dal fumo, si sono presentati un uomo di 50 anni e una ragazza di 20 con sintomi da intossicazione da fumo. Al pronto soccorso sono stati sottoposti agli accertamenti e dimessi nel corso della stessa nottata.

Sul posto, intanto, i vigili del fuoco sono rimasti impegnati fino a poco prima delle 23 per terminare lo smassamento e recuperare gli oggetti della famiglia, che è stata costretta a trovarsi una sistemazione altrove.

Ancora da quantificare con precisione i danni, comunque ingenti - l’appartamento è stato dichiarato inagibile - mentre sono in fase di valutazione le cause dell’incendio. I carabinieri escludono ipotesi di dolo ma resta da capire cosa abbia scatenato le fiamme, divampate in uno scantinato.

Forse per un cortocircuito, qualcosa ha iniziato a bruciare nel locale cantina usato come deposito attrezzi e il fuoco ha cominciato a propagarsi, aggredendo anche le scale interne in legno e impedendo così alle cinque persone che si trovavano nell’appartamento sopra il salone da parrucchiera “Lady look” di uscire dalla porta d’ingresso.

Gli abitanti sono stati così costretti a rifugiarsi sul terrazzo per poi mettersi in salvo grazie alla scala prestata dalla vicina di casa, Widiane Zikri.

Ieri si sono recati sul posto anche tre assicuratori per fare le loro valutazioni. Scampato pericolo invece per la titolare della bottega di antichità accanto alla parrucchiera. Nella sfortuna di essere a casa malata da qualche giorno, Francesca Conzada Nascimbene ha avuto la fortuna di non aver aperto il suo negozio nel giorno in cui sono divampate le fiamme. A parte qualche vetro rotto dei lampadari, gli oggetti di antichità non hanno riportato danni.

«Il fuoco non ha bruciato niente, ma si sente ancora forte la puzza di bruciato. Posso riaprire, se va via quell’odore», dice. «La padrona degli appartamenti sopra il mio negozio era andata a dire il rosario e io ho avuto la fortuna che stavo poco bene e non avevo aperto la bottega, però ho preso tanta paura», prosegue Francesca Conzada Nascimbene, che ieri è andata a vedere la situazione: «È un disastro, ma non sono stata io quella danneggiata: qualche vetro rotto dei lampadari, però niente di grave. Fumo dappertutto, ma basta. È stato Piergiorgio Antonetti, che ha visto il fumo venire su da via Folli a 300-400 metri di distanza, ad avvisarmi».

Tempestivo l’intervento dei vigili del fuoco, che ricevono il plauso del Comune: «Come assessore alla protezione civile e come rappresentante dell’amministrazione un sentito ringraziamento e un plauso a tutte le forze dell’ordine e in partico lar modo ai vigili del fuoco, che ancora una volta dimostrano di essere i veri professionisti del soccorso urgente», dice Adis Zatta, mercoledì presente ai soccorsi. «È una fortuna avere un distaccamento a Feltre e comunque il comando a Belluno. Grazie anche ai nostri operai e alla polizia locale».

Raffaele Scottini

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