Rogo nel parco delle Dolomiti: danni ingenti, colpa di qualche turista

Una disattenzione di qualche escursionista avrebbe causato l'incendio che ha interessato Monte San Mauro, all'interno del Parco delle Dolomiti: il Corpo forestale esclude l'ipotesi dolosa. Danni consistenti
FELTRE. Una disattenzione avrebbe causato l'incendio che ha interessato Monte San Mauro, nel feltrino, all'interno del Parco delle Dolomiti: mentre sono sotto controllo gli ultimi focolai, è orientato verso questa spiegazione il Corpo forestale di Belluno, i cui tecnici stanno vagliando le possibili cause del disastro ambientale.


''Un danno grave, ancora da quantificare del tutto, in un periodo nel quale gli animali sono ancora in letargo - afferma Flavio De Nicolò, responsabile del comando provinciale del Corpo forestale - le fiamme hanno creato grossi problemi sia alla fauna che flora, sono stati lesi equilibri importanti in un ecosistema delicato e prezioso come quello di un parco''.


Quanto alle cause, ''escluderei il fatto doloso - dichiara De Nicolò - perché di solito l'iniziativa dolosa parte dal basso della montagna, gli incendiari si assicurano cosi' la via di fuga''. Per il Corpo forestale, ''la causa più probabile è un atto colposo derivante da disattenzione: la zona domenica era frequentata da turisti, le fiamme sembrano essere partite ai lati di un sentiero in quota, molto frequentato''.


Per De Nicolò, si è trattato ''o di un mozzicone o, più facilmente, qualcuno si è fermato a mangiare un panino, ha acceso un fuoco per scaldarsi, non l'ha spento bene e il fuoco ha covato sotto: si tratta di pendii esposti a sud, con erba secca che è facile esca''.


La situazione è tuttora sotto controllo, spiega, perché per riattivare un focolaio ''basta una brezza pomeridiana, nella mia esperienza può covare e riattivarsi anche dopo una settimana''.

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