Rombi e derapate sono la nuova moda in Valle di Seren
Sempre più spesso transitano moto da cross e da trial Unterfrauner: «Danni ai sentieri recentemente sistemati»
SEREN DEL GRAPPA. Ci sono molti modi di vivere la montagna. A piedi, di corsa, in bici, in moto, in macchina. Purché avvenga nel rispetto dei limiti e delle concessioni previste, soprattutto quando si tratta di aree protette. Se però sono anche periferiche, come Col dei Bof o la Valle di Seren, i controlli non possono essere così frequenti. Ecco perché le infrazioni lo diventano molto di più. Negli ultimi mesi i visitatori abituali della valle sono diventati i motociclisti da fuori strada. Più o meno giovani, in solitaria o in gruppetti di tre o quattro rombano avanti e indietro sulle due ruote. Non sono tanti i testimoni, ma una guardinga telecamera ha registrato ripetutamente i loro passaggi.
E il suo proprietario non può che rendere pubblica la situazione. «Non voglio polemizzare né denunciare, ma mi preme esortare a rispettare le regole», esclama Oskar Unterfrauner, presidente della fondazione Val di Seren e residente a Col dei Bof, «la zona in cui abito è un Sito di interesse comunitario, pertanto ci sono delle precise regole da rispettare. Queste sono strade riservate ai residenti, perciò non si possono percorrere liberamente. Faccio presente inoltre che sono stati spesi circa 60 mila euro di Fondi europei da parte del Comune di Seren del Grappa per ripristinare il sentiero principale che passa davanti alla Casa della fondazione, che è sotto tutela artistica, anche con la posa di alcune scalinate di marmo».
Da ben più tempo il passaggio avviene anche su molte altre strade della valle. Al di là del disturbo e della palese infrazione, i danni sono evidenti: le derapate erodono il fondo guastando i sentieri, che alla prima pioggia rischiano di finire sott'acqua, ma anche il lavoro di tanti volontari. «Alcune delle strade percorse sono quelle sistemate da poco dall’associazione Monte Grappa», fa notare Unterfrauner, «non pretendo che ci siano controlli costanti, però sarebbe apprezzabile se queste persone avessero più rispetto del nostro territorio».
È d’accordo il sindaco Dario Scopel: «Spesso e volentieri sono persone che passano senza targhe, o con le targhe nascoste», racconta, «il problema c'è e capisco che loro abbiano trovato un loro modo di amare la montagna, ma non è questo il sistema».
(f.v.)
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