Ron e Bortolini grande concerto per il compleanno della fusione

Emozioni forti al concerto di Ron e Alvise Bortolini. Nella cornice intima del centro culturale è andato in scena un apprezzato spettacolo organizzato dal Circolo cultura e stampa su proposta del comune per festeggiare un anno dalla fusione con Castellavazzo.

LONGARONE. Emozioni forti al concerto di Ron e Alvise Bortolini. Nella cornice intima del centro culturale è andato in scena un apprezzato spettacolo organizzato dal Circolo cultura e stampa su proposta del comune per festeggiare un anno dalla fusione con Castellavazzo, con il supporto della Fondazione Teatri delle Dolomiti e di vari sponsor come Giesse, Burigo Italo, Flexpiave e Dolomitibus.

In apertura Bortolini ha confermato il suo talento presentando alcuni estratti del suo prossimo album “Storia di un pensiero nascosto”, dedicato ai suoi 50 anni e alla vita pensata. Sono così state così eseguite “Mio pensiero profondo”, “Una bella emozione”, “Agata” e “Quando ti guardo”, quest'ultima lasciata alla splendida voce di Valentina De Rosa. Con lui sul palco la sua consolidata squadra di musicisti con il piano di Daniele Martin, il basso di Vania Arione, la batteria di Simone Gerardo e la chitarra di Aldo Pellegrini.

È stata poi la volta di Ron che ha regalato una performance di 17 brani, piena di delicatezza e tanta ironia. Insieme a lui l'energica band “La scelta” e la poliedrica violoncellista e voce di Giovanna Famulari. Esordio insolito con due cover in italiano di giovani cantautori stranieri (“Orgoglio antiproiettile” e “Mi sto preparando”) che sono lo spunto di riflessione sul valore della scrittura musicale, ora un po' persa in Italia nell'era dei talent.

Spazio a Sanremo 2014 con “Un abbraccio unico” e “Sing in the rain”, brani arrivati ultimi, su cui il cantante ci scherza sopra in uno dei tanti siparietti divertenti della serata.

Vari sono stati poi gli omaggi al grande amico scomparso Lucio Dalla con una carriera costellata da tante collaborazioni, ricordate con l'esecuzione di “America”, “Cosa sarà”, la briosa “Attenti al lupo” e “Piazza grande”, il primo dei due bis. Non potevano mancare i suoi più grandi successi, tanto attesi dalla platea, come “Vorrei incontrarti tra cent'anni” (vincitrice di Sanremo 1996), “Il gigante e la bambina” (censurata nel 1971 e occasione di riflessione oggi sulla strumentalizzazione della violenza per fare ascolti in tv), “Una città per cantare”, “Joe temerario”, “Per questa notte che cade giù” e “Non abbiam bisogno di parole”, che ha chiuso la serata.

Da ricordare anche “Dopo di te”, brano scritto insieme a Bortolini e cantato dai due sul palco, suggellando una grande amicizia e stima reciproca che sono stati il motore propulsivo di questo evento. La memoria è andata anche alla storia di Longarone: «In questo piccolo teatro che potrebbe avere 2000 anni – ha detto Ron – si respira un aria di vita tranquilla, fatta di valori. Nel 1963 ero bambino e ricordo le tragiche immagine in bianco e nero del Vajont e mi facevano paura. Oggi sono per la prima volta qui e vedo che il paese è rinato».

Alla fine grandi applausi da tutto il pubblico per i due artisti che hanno suggellato una serata da ricordare.

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi