Ruba una bici e un’auto non torni a Livinallongo

BELLUNO. Cinque fogli di via. Il questore Lilia Fredella ha firmato i provvedimenti nei confronti di due cittadini italiani e di tre di nazionalità romena. Il più pesante è della durata di tre anni e riguarda V.L., un 50enne residente a Cencenighe, che non potrà mettere piede e Livinallongo del Col di Lana, il suo paese d’origine. L’uomo è stato definito «persona pericolosa per la sicurezza pubblica e dedita a traffici delittuosi». Nello scorso mese di settembre, si è reso responsabile del furto di una mountain bile custodita in un’abitazione privata e di un’auto lasciata dal proprietario con le chiavi inserite nel quadro.

A suo carico ci sono numerosi precedenti specifici per furto ma anche per guida in stato di ebbrezza e porto illegale di armi od oggetti atti a offendere. Dovesse contravvenire alla prescrizione e fosse scoperto dalle forze di polizia, finirebbe in tribunale. È previsto il processo penale.

Due anni lontano da Sedico, invece, per un V.U., un 19enne di Udine, che provoca lo stesso allarme sociale e, sempre nello scorso mese di settembre, ha messo in atto la truffa del resto. Per questo motivo è stato denunciato e deferito all’autorità giudiziaria. Il giovane ha diversi precedenti per furto e truffa e nei prossimi mesi dovrà affrontare un processo penale.

Infine, un anno lontano da Belluno e Sedico per la 21enne A. M. , la 24enne S.P. e il 23enne F.V.B. I tre romeni sono stati rintracciati sul territorio e identificati come soggetti che, con il pretesto di raccogliere delle donazioni per una presunta associazione di volontariato, hanno chiesto in maniera insistita e petulante offerte in denaro fuori dai supermercati. Le due donne si piazzavano all’esterno del Lidl e dell’Eurospin di via Francesco Del Vesco, mostrando un foglio con la scritta: «Certificato Regionale per persone non udenti e fisicamente disabili e desideriamo aprire un centro internazionale per bambini poveri grazie».

La questura ha inviato la volante ed è riuscita a localizzare l’auto a bordo della quale viaggiavano le due donne, intercettandole nel parcheggio del Super W di via Vittorio Veneto. Nell’Audi A4, i carabinieri (intervenuti in collaborazione con la polizia) hanno identificato un terzo cittadino romeno nato nel 1996 e residente in Francia, in Italia senza fissa dimora e con precedenti per truffa e associazione a delinquere. –

G.S.

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