Rubati fiori in chiesa prima del funerale

LAMON. Ladri di fiori in chiesa. È accaduto ieri pomeriggio in duomo, poco prima del funerale, molto partecipato, di un anziano del paese. E don Liviano Bernardi, il parroco, ha deciso di denunciare...

LAMON. Ladri di fiori in chiesa. È accaduto ieri pomeriggio in duomo, poco prima del funerale, molto partecipato, di un anziano del paese. E don Liviano Bernardi, il parroco, ha deciso di denunciare dal pulpito il brutto episodio. Per fare sì che, almeno, la sparizione di quel bouquet di fiori dedicato alla memoria del defunto fosse nota a tutti e non provocasse sospetti o dissapori.

L’annuncio fatto dal sacerdote durante la funzione funebre di un furto in chiesa ha naturalmente fatto scalpore. «Ho detto che mi vergognavo a dirlo», spiega il parroco dopo la celebrazione funebre, «ma, anche se sembrava impossibile, è successo: qualcuno ha rubato i fiori in chiesa».

Il fatto è stato scoperto poco prima del funerale, quando il feretro è giunto in chiesa per la messa di addio e, come di consueto, sono state portate anche le decorazioni floreali ordinate da familiari e amici per onorare il loro caro. La persona che aveva acquistato il bouquet si è accorto che non c’era da nessuna parte, l’ha segnalato e don Liviano ha deciso che il fatto non andava taciuto. «Prima della messa sono stato avvisato del fatto, l’ho collegato con altri casi passati e ho capito che qualcuno l’aveva rubato. Le sparizioni di fiori al cimitero purtroppo sono un fenomeno che succede spesso, ma in chiesa e ad un funerale è veramente peggio».

D’altra parte in un paese dove tutti si conoscono, e anche per questo i funerali sono molto partecipati, è facile immaginare la situazione spinosa che si è creata. «Chi ordina dei fiori», spiega anche il parroco, «lo fa per esprimere solidarietà con i familiari. Scoprire che il suo bouquet manca potrebbe ingenerare situazioni spiacevoli». Per questo il sacerdote, in chiesa, ha spiegato che il bouquet mancava perché era stato rubato. «E speriamo», sospira don Bernardi, «che magari qualcuno ora si ravveda di quel che ha fatto». (s.d.b.)

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