Rubinetti alle fontane e Campolongo insorge
CAMPOLONGO. Chi ha zittito le fontane di Campolongo? In questi giorni sono senz'acqua le fontane che abbelliscono il paese di San Giacomo, fra lo stupore dei turisti e la malinconia dei residenti più anziani; chiuse con rubinetti dozzinali che niente hanno a che vedere con la storia e con l'arte del paese. L'ennesimo sfregio che va a svilire il tentativo, sempre più faticoso, di mantenere una vocazione turistica. «In ottantacinque anni che vivo qui è la prima volta che vedo una cosa simile - commenta un anziano del posto, mentre guarda una delle fontane storiche desolatamente a secco – ed ogni volta che passo davanti ad una fontana mi viene voglia di aprire il rubinetto e lasciar correre libera l'acqua. Ma è mai possibile che, circondati come siamo da sorgenti d'acqua purissima, si sia pensato di chiudere le fontane? E in questo modo poi».
E lo spettacolo è deprimente, non solo perché il suono delle fontane, insieme a quello del Piave, del Frison e delle campane, è un tradizionale accompagnamento, quanto perché nemmeno di veri e propri rubinetti si tratta, quanto di dozzinali maniglie da tubatura, avvitate alla meglio, senza alcun riguardo verso questi rispettabili manufatti di pietra carichi di anni. «Problema di pressione», hanno detto al Bim GSP, «e di risparmio», commentano amaramente in paese.
E l'acqua appare un problema insormontabile per Campolongo. Il paese da un paio di anni convive, infatti, con il problema dell'acqua torbida che sgorga dai rubinetti delle case. E che ritorna inesorabile dopo un semplice acquazzone, andando a rovinare, con le sue impurità, lavatrici, lavastoviglie, macchine del caffè ed altri elettrodomestici.
Proprio in questi giorni di agosto bastava fare due passi in piazza San Giacomo per sentire le lamentele dei più proprio per il ritorno di questa torbidità, che pure veniva dato per scongiurato dopo gli ultimi interventi “strutturali”. Ed ora anche il razionamento. Dal rubinetto si è salvata solo una fontana in cima al paese, perché non collegata all'acquedotto.
«Ma è possibile vivere in un posto pieno di vene d'acqua limpida e bere l'acqua dell'acquedotto lurida?», si è chiesto un altro paesano su Facebook dopo l'ultima brutta sorpresa scaturita dall'acquedotto al mattino. Ed ora il bavaglio alle fontane. Una decisione, ed un modo di applicarla che, dicono in paese, grida vendetta.
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