Ruzzola fino al Piave mentre va a pesca: soccorso spettacolare
LOZZO DI CADORE. Scivola mentre va a pescare sotto il ponte nuovo di Lozzo e solo l’elicottero del Suem, considerata la zona impervia, ha potuto tirarlo su: imbarellato e attaccato al verricello. Brutta giornata per D.D.M., 18 anni, di Lorenzago che ieri pomeriggio stava andando sotto il ponte nuovo di Lozzo con un amico. Pareti sassose e scoscese quelle che fiancheggiano il fiume in quel punto: all’improvviso l’incidente. Il ragazzo è scivolato sui sassi viscidi per umidità e ghiaccio, ha battuto la testa e si è rotto un braccio.
L’incidente è avvenuto alle 15.40: il 118 ha allertato il Soccorso alpino del Centro Cadore per un intervento, lungo la scarpata che scende verso il greto del Piave. Scendendo con un amico per andare a pescare infatti, il diciottenne era scivolato in un tratto ghiacciato ruzzolando per una quarantina di metri e finendo sui sassi della riva. Sul posto anche i vigili del fuoco del comando di Belluno e una squadra del distaccamento di Pieve di Cadore che hanno cercato una via di “terra” per raggiungere l’infortunato. Informati anche i carabinieri che hanno fatto anche viabilità in zona considerati i curiosi che si sono fermati sul ponte per assistere allo spettacolare soccorso.
Le squadre del soccorso alpino, attrezzata con una corda fissa la scarpata e calzati i ramponi, hanno iniziato a scendere: otto soccorritori sono scesi fino dal ragazzo e hanno supportato nelle operazioni medico, infermiere e tecnico di elisoccorso sbarcati dall’elicottero del Suem. Stabilizzato e caricato in barella, l’infortunato è stato recuperato con un verricello di 60 metri. Il giovane, con una sospetta frattura al braccio, contusioni varie e una ferita sulla fronte è stato trasportato all’ospedale di Belluno, mentre i soccorritori, dopo averlo imbragato e assicurato, hanno riaccompagnato l’amico sulla strada. Il 18enne è ricoverato al San Martino.
Cristina Contento
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