S. Martino, torna il dentista dopo un anno di assenza

BELLUNO. Dopo oltre un anno di blocco, dal primo giugno scorso è ripartito l’ambulatorio odontoiatrico all’ospedale di Belluno.Nel 2015 era stato attivato, nel reparto di Otorinolaringoiatria del San...

BELLUNO. Dopo oltre un anno di blocco, dal primo giugno scorso è ripartito l’ambulatorio odontoiatrico all’ospedale di Belluno.

Nel 2015 era stato attivato, nel reparto di Otorinolaringoiatria del San Martino, un servizio di odontoiatria anche per pazienti disabili. «Questo andava a superare l’esperienza già avviata, con soddisfazione dell’utenza, al poliambulatorio di Agordo, permettendo all’occorrenza di utilizzare una sala operatoria attrezzata per interventi odontoiatrici», precisa il direttore della Funzione territoriale con una lettera del 24 maggio scorso. «Le dimissioni del dottor Tiozzo nel marzo 2017, che aveva sempre seguito questo aspetto dell’attività, seguite da un lungo periodo di incertezza causato da molteplici rinunce di odontoiatri, hanno portato a una lunga interruzione del servizio. Le richieste però continuano ad arrivare da parte di disabili o da persone con deficit fisici e questo ha suggerito all’Usl la necessità di riavviare questo specifico servizio con personale che abbia esperienza con tale utenza. E quindi si chiede di procedere con sollecitudine all’assegnazione di otto ore settimanali di odontoiatri per disabili».

E così l’azienda sanitaria è corsa ai ripari, e dopo tante rinunce, alla fine una dottoressa ha dato la propria disponibilità. Si tratta della dottoressa Federica Celato, che è stata incaricata del servizio in via provvisoria per sei mesi, eventualmente rinnovabili per una sola volta per altri 180 giorni.

Un problema analogo si è riscontrato anche per il sevizio odontoiatrico nel carcere di Baldenich dove il medico operante non si è più reso disponibile a proseguire questa attività dal 14 marzo scorso. Tutti gli specialisti ambulatoriali dell’Usl con incarico a tempo indeterminato non hanno dato la loro disponibilità, l’unica ad accettare è stata la dottoressa Claudia Carrato che svolgerà il suo incarico per due ore a settimana per sei mesi. (p.d.a.)

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