Sabato spesa a rischio nei supermercati bellunesi
BELLUNO. Scioperano gli addetti dei supermercati della provincia di Belluno aderenti a Federdistribuzione, Confesercenti e Federcoop. Disagi per i clienti sono previsti sabato negli ipermercati di Conad, Unicomm, Despar, Prix Quality, Coop Adriatica, gruppo Cremoni e Coin (tra cui Ovs, Famila, Mega, Emisfero. Non aderiscono invece Super W, Ksnguro, Lidl, Tigotà e gli altri piccoli)). Interessati dalla mobilitazione circa 800 addetti, che protestano contro il mancato rinnovo del contratto nazionale.
A lanciare l’allarme sono Stefano Calvi della Fisascat Cisl, Mauro De Carli del Filcams Cgil e Renato Candeago della Uiltucs.
«La spaccatura tra queste tre associazioni e Confcommercio», precisa Calvi, «è avvenuta l’anno scorso, e la cosa grave è che questi gruppi detengono il 50% del fatturato del commercio della grande distribuzione. A fronte di un aumento di 85 euro al mese in tre anni previsti da Confcommercio - che raccoglie praticamente soltanto i medio-piccoli negozi - Federdistribuzione, Confesercenti e Federcoop hanno rilanciato chi una riduzione del valore delle maggiorazioni orarie, chi una disdetta dei contratti integrativi (Federdistribuzione), proponendo addirittura le aperture 365 giorni all’anno e 24 ore su 24». «Insomma, come si vede le condizioni sono peggiorative», aggiunge De Carli che precisa: «La situazione è grave, visto che sono a rischio i diritti dei lavoratori del comparto. Per questo è necessario che si lanci un messaggio forte di contrarietà a questo tipo di atteggiamento. E se con lo sciopero di sabato non otterremo di tornare al tavolo per discutere di aumenti e di diritti, allora siamo pronti a tornare in piazza il 19 dicembre, con grave danno per questi esercizi commerciali, visto che saremo sotto le festività natalizie».
I lavoratori, secondo quanto affermano i sindacati, «sono stanchi di questa situazione e non intendono più sostenere ulteriormente questo disagio. Sono consapevoli che in gioco ci sono i loro diritti e la possibilità di avere una migliore condizione di vita», dicono De Carli, Calvi e Candeago, «pertanto, nelle assemblee che abbiamo fatto in questi giorni abbiamo notato la volontà di aderire a questo sciopero. Contiamo di avere una notevole adesione allo sciopero, ma questo potremo vederlo solo sabato».
Se a livello provinciale la protesta dovesse materializzarsi con l’astensione dal lavoro, a livello veneto è prevista una manifestazione a Vicenza di tutto il comparto. E per le unità produttive che nella giornata di sabato sono chiuse, l’astensione dal lavoro sarà anticipata a venerdì.
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