Sabato via ai saldi fra crisi dei consumi e vendite online sempre più diffuse

Zampieri (Federmoda): «Stiamo vivendo un cambiamento che preoccupa, ma c’è lo spazio per una buona stagione»
gian paolo perona- perona- belluno- saldi gennaio 2016
gian paolo perona- perona- belluno- saldi gennaio 2016



Le vetrofanie sono pronte per essere appiccate sulle vetrine. Dopo l’abbuffata dei regali natalizi, sabato scatteranno i saldi in Veneto. Grandi le aspettative dei commercianti bellunesi, ben consapevoli di dover combattere contro un nemico virtuale potente: il web. Le vendite online sono sempre più diffuse e sono diventate un’abitudine per moltissimi italiani, a tutto svantaggio di chi ogni mattina si mette dietro il bancone in attesa dei clienti. «Stiamo vivendo una fase di cambiamento, che ci preoccupa. Non lo nascondo», spiega il presidente di Federmoda Vittorio Zampieri. «Sempre più persone effettuano i loro acquisti su internet, e non sono più solo i giovani a farlo».

le strategie

Il mondo del commercio ha imboccato una strada che non prevede inversioni ad U. «È un percorso irreversibile», conferma Zampieri. «Come se ne esce? Io credo sarebbe opportuno specializzarsi su prodotti di nicchia, anche se in una provincia come la nostra può non essere semplice. Come Ascom, inoltre, stiamo organizzando corsi per aiutare le piccole attività a vedere i loro prodotti su internet». La strada è quella dell’integrazione: il negozio fisico, con porte, scaffali e merce che si può toccare e provare, si affianca a quello virtuale. L’uno aiuta l’altro a sopravvivere.

la speranza

Le vendite a dicembre sono andate abbastanza bene, ma i saldi sono sempre un momento molto atteso dai commercianti: «Difficile fare un pronostico, oggi, e indicare come andranno. Io comunque credo ci sia lo spazio per fare buone vendite», continua Zampieri. Se lo augura anche Luca Dal Poz, direttore di Confcommercio: «C’è una certa preoccupazione per l’incertezza complessiva che stiamo vivendo e che potrebbe provocare una stasi nei consumi», spiega. «Le vendite online crescono giorno dopo giorno e tutti stiamo sperando che i saldi vadano bene». Negli ultimi anni è stato così, l’auspicio è che il 2019 non sia l’inizio di una pericolosa discesa.

il futuro

I saldi sono alle porte. Un po’ più lontano si intravede la riqualificazione della ex Banca d’Italia, acquistata da Chemello e Francavilla e destinata a diventare un polo anche commerciale, oltre che della ristorazione. «L’operazione è senz’altro positiva, perché porterà a riaprire un complesso che è chiuso da anni e che si affaccia proprio sulla piazza principale del capoluogo», conclude Zampieri.

Scettico, però, sul fatto che qualche grande catena possa decidere di investire in piazza dei Martiri: «Il bacino di utenza qui è troppo piccolo per riuscire a convincere i grandi marchi ad aprire un’attività in città. La pianura veneta è a mezz’ora di macchina e capisco che le grosse strutture scelgano altre destinazioni. Belluno non è appetibile per le grandi catene: magari lo fosse, la città potrebbe diventare un polo commerciale se qualcuno decidesse di investirci».

Il quadro, insomma, è a tinte grigio scure. Colore che andrà anche di moda, ma che testimonia un’evoluzione nel settore del commercio che va governata, per non essere subita. Con l’auspicio che i saldi portino una pennellata di colore più vivace. —



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