Sacchet: «C'è crisi Bisogna puntare sull'esistente»

Alessandro Sacchet
BELLUNO.
Il mondo dell'edilizia sta vivendo una stagione critica. Se a ciò si aggiunge anche la concorrenza sleale diventa difficile andare avanti. Per questo l'ordine degli archietti della provincia di Belluno accoglie con soddisfazione la sentenza del Consiglio di Stato, che ha dichiarato illegittime le società create dall'università di Venezia. Contro l'università si erano scagliati tutti gli ordini della regione (tranne quello di Venezia), con un ricorso motivato dal fatto che lo Iuav aveva creato delle società di lucro attive nel settore della progettazione architettonica e urbanistica. «La sentenza del Consiglio di Stato», spiega il presidente dell'Ordine degli architetti di Belluno Alessandro Sacchet, «giunge in un momento molto delicato per la nostra professione, che sta attraversando la peggiore crisi sinora vissuta, che ha portato un vistoso calo di lavoro e di fatturato». Non solo sono calate le commesse, ma anche i cantieri si sono ridotti di dimensioni, portando con sè una diminuzione delle entrate. Si parla di almeno un 10% in meno di fatturato rispetto all'anno scorso, che si aggiunge al 10% di calo registrato nel 2010. «Oggi è importante puntare al recupero dell'esistente, perchè siamo ben consapevoli anche noi che di case ce ne sono a sufficienza», continua Sacchet. Per far decollare nuovamente l'edilizia la ricetta non è semplice: «Servirebbe una legge quadro, serve sostegno e una forte azione di sburocratizzazione», conclude Sacchet. «Infine è importante che i progetti non rimangano sulla carta, che ciò che viene progettato venga costruito, altrimenti sarà difficile uscire da questa crisi». (a.f.)
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi
Leggi anche
Video