Safilo, a Longarone il confronto parte dagli orari
I sindacati lunedì a faccia a faccia con l’azienda per far fronte al surplus di capacità produttiva e per scongiurare gli esuberi

LONGARONE . Una riorganizzazione del lavoro, con la revisione degli orari, l’avvio di part time su base volontaria, il passaggio da due turni a un turno unico e, eventualmente, uno stop al mese nella produzione.
È su questi aspetti che si concentrerà il dialogo dei sindacati con l’azienda per gestire il surplus di capacità produttiva che, negli stabilimenti italiani della Safilo, è pari al 15%. Un dato emerso da una nota aziendale di qualche giorno fa. Che parla anche della necessità di esaminare tutte le soluzioni possibili per favorire una riduzione significativa dell’impatto che, allo stato attuale, è richiesto dalla gestione della sovrapproduzione. In parole povere, bisogna lavorare per scongiurare i possibili esuberi, che solo nello stabilimento di Longarone sarebbero 206.
Proprio sul tema esuberi i sindacati bellunesi non fanno dichiarazioni. Quel che si sa per certo è che il dialogo con l’azienda per giungere a un accordo per la revisione dell’orario di lavoro è già iniziato e il primo di una serie di incontri si terrà lunedì.
Intanto, mercoledì le segreterie provinciali di Femca Cisl, Filctem Cgil e Uiltec Uil hanno tenuto le assemblee con gli oltre 1.100 dipendenti dello stabilimento di Longarone. «Siamo all’interno di un progetto complicato, la sfida è alta, ma stiamo lavorando in modo concreto e serrato», commenta Nicola Brancher, segretario della Femca Cisl. «Da quando l’amministratore delegato Luisa Delgado ha presentato il piano industriale 2020 stiamo discutendo con l’azienda praticamente tutti i giorni. Con l’obiettivo di portarlo avanti, questo piano».
Sul tema interviene anche il sindaco di Longarone, Roberto Padrin. «È chiaro che la situazione deve essere monitorata, per capire quelli che sono i reali obiettivi dell’azienda», dice il primo cittadino. «Le ultime notizie mi hanno lasciato un po’ stupito, anche perché a marzo dello scorso anno il gruppo Safilo ha inaugurato a Longarone una nuova linea di produzione. E proprio di recente abbiamo ricevuto come Comune una richiesta per un ulteriore intervento, per cui stiamo facendo tutte le valutazioni a livello urbanistico. Detto questo, teniamo alta l’attenzione».
Safilo, dal canto suo, ha annunciato ieri l’avvio di un accordo in esclusiva per la distribuzione in Paraguay con Cepal, realtà locale attivo nel mercato dell’occhiale dal 1981. Un accordo che rappresenta un ulteriore passo avanti nello sviluppo del gruppo in America Latina, nel contesto del piano di crescita dei mercati emergenti. «Con il Paraguay aggiungiamo un altro mercato al business di Safilo in America Latina, che conta già Brasile, Messico, Argentina/Uruguay, Colombia, Cile e Caraibi», dichiara la Delgado. «Siamo soddisfatti della crescita di questa regione, che conferma un grande potenziale per lo sviluppo del mercato eyewear e che sta rispondendo in modo particolarmente positivo per i nostri marchi leader Polaroid e Carrera».
Martina Reolon
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