Safilo, i sindacati chiedono l’istituzione del welfare aziendale
BELLUNO. Aumento della quota a carico dell’azienda per i fondi di pensione integrativa, incremento dei premi di risultato, consolidamento dei posti di lavoro esistenti e nuove assunzioni, e introduzione di un welfare aziendale.
Sono queste alcune delle richieste, contenute nella piattaforma del contratto integrativo, che i sindacati di categoria dell’occhialeria hanno presentato la settimana scorsa alla dirigenza di Safilo Gruop.
È il primo incontro di una serie al termine dei quali si delineerà completamente il nuovo salario integrativo per gli oltre 1000 dipendenti dello stabilimento di Longarone.
Tra le richieste contenute nella piattaforma, vi è quella di un aumento di informazione rispetto alle attività del gruppo e dei singoli stabilimenti, un maggior coinvolgimento delle rsu e delle parti sociali sulle scelte strategiche aziendali.
«Al centro abbiamo», precisa Mario Siviero, della Femca Cisl veneto, «anche la conciliazione di vita e lavoro tramite una migliore gestione degli orari, attraverso il cosiddetto telelavoro per alcune attività, e le entrate o uscite in orari diversi per gestire gli impegni familiari e anche il tema dell'assistenza».
Sul fronte del welfare, «abbiamo chiesto a Safilo di dotarsi di questo strumento», prosegue il sindacalista, «benchè il contratto nazionale di sei anni fa, e a breve in scadenza, lo prevedesse a livello sanitario, la società non l’ha mai istituito. Ora ripartiamo da quello per parlare di welfare non solo sanitario, ma anche di asili nido, di buono spesa. Insomma si concorderà con l’azienda come e in che termini attuare questa iniziativa importante per i lavoratori», precisa Siviero evidenziando come nell’occhialeria, «non sia una cosa scontata. Ad oggi è attivo in Luxottica, in Marcolin e ora spingiamo anche perché possa partire in Safilo».
Dal punto di vista salariale, come è naturale pensare, la piattaforma prevede gli aumenti tramite i premi di risultato, «legati agli indici di redditività, qualità ed efficienza e su questo chiediamo che vengano rivisti gli indici e che venga assicurato a tutti i lavoratori gli stessi parametri altrimenti si rischia di avere una disparità anche forte tra reparto e reparto», dice anche Giuseppe Colferai della Filctem Cgil, «intendiamo mantenere i tre indici rivisitandoli». Ma c’è anche una novità: i sindacati intendono chiedere a Safilo di aumentare la quota per i fondi di pensione integrativa, quota che oggi è pari all’1.5%. Inoltre, chiedono anche di liberare la quota del vecchio Tfr per chi volesse metterlo nel fondo per la pensione integrativa. «Nella piattaforma, infine», conclude Colferai, «si chiede all’azienda di farci conoscere gli investimenti che intende mettere in atto: quanto e dove intende investire. Noi spingiamo perché il grosso sia in Italia e questo potrebbe portare anche nuove assunzioni».
Intanto, Safilo ha assunto, dopo una selezione nazionale, 9 laureati che saranno seguiti e istruiti da manager perché alla fine dei tre anni di «Scuola prodotto», diventino i nuovi direttori di prodotto della società. (p.d.a.)
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