Safilo, il confronto va avanti serrato. I sindacati studiano gli scenari futuri
LONGARONE
Secondo incontro e un altro rinvio. Al 17 febbraio, quando Safilo e sindacati si siederanno per la terza volta attorno a un tavolo per provare a fare l’accordo. Intanto, però, starebbe maturando la prima “transumanza” di lavoratori verso Thelios.
La mobilità è sempre esistita – provano a smorzare la fibrillazione, i sindacati – e non ci sorprenderebbe che in base ai programmi annunciati da tempo l’azienda provvedesse di conseguenza.
Ecco il punto, i 400 esuberi. Tanti, troppi. Se qualcuno prende il largo, la preoccupazione non cresce di certo. Anzi. Ma Cgil, Cisl e Uil, ossia le categorie dell’occhialeria, tentano in tutti i modi di verificare con Safilo quali sono gli scenari futuri, dopo gli esuberi e le misure per evitare i licenziamenti. Il contratto di solidarietà, in questo senso, sembra già messo in saccoccia. Ma dopo, che cosa succederà? I dirigenti sindacali del settore hanno provato a capirlo dalla governance longaronese della Safilo già nel precedente incontro. Ieri, al secondo appuntamento, si è cercato di fare un passo avanti. Ma l’azienda è rimasta ancora abbottonata, su tanti aspetti. O, per lo meno, i sindacalisti hanno preferito non svelare nemmeno una virgola di quanto hanno sentito.
Nessun commento, infatti, al termine dell’incontro. In fabbrica è arrivato solo un sms condiviso. “Nella giornata di oggi”, si scrive, “è proseguito il confronto con l’azienda nel tentativo di arrivare ad una ipotesi di accordo per il sito di Longarone. Stante la complessità degli argomenti non ci sono stati significativi passi avanti. La trattativa riprenderà lunedì prossimo”.
Aabbiamo fatto pressing sui sindacalisti per strappare qualcosa di più. Zero. E il riserbo incornicia di fatto una situazione delicata, non di impasse, ma di approfondimento derimente dei nodi da sciogliere. L’intenzione, cioè, è di andare avanti, di trovare un’intesa. Il presupposto della solidarietà c’è. Ma è evidente che il sindacato pretende di conoscere già adesso quali programmi il gruppo ha per proseguire e semmai consolidare lo stabilimento, seppur dimezzato, di Longarone. È evidente, d’altra parte, che Safilo probabilmente non è ancora nelle condizioni di chiarire. Non è detto neppure che la soluzione arriverà lunedì prossimo, al terzo round. Anzi, la sensazione è che la trattativa sarà ancora lunga. Ma intanto è importante che le parti decidano di tornare a trovarsi. Non ci sono motivi per interrompere questa strada. L’azienda è determinata nei suoi propositi, però prende tempo. Non rompe, insomma. E questo è già un buon segnale. «Lo è», sottolinea il sindaco Roberto Padrin, «anche per la comunità, che attende con ansia i possibili esiti. Ma se è vero che la mobilità continua e che in sede Safilo si vuole perseguire un’intesa, non si può che essere fiduciosi».
Intanto Safilo annuncia l’acquisizione di una partecipazione del 61,34% in Prive Goods LLC, società con sede a Miami, natra nel 2017 da una passione condivisa dei fondatori con l’obiettivo di rompere gli schemi del settore e rendere accessibili a tutti prodotti di stile e alta qualità. Un approccio che ha consentito al brand statunitense di conquistare velocemente il favore dei consumatori, facendo leva su un network strategico di celebrità, unito a forti competenze di marketing digitale e alte performance di engagement sui social media. Oltre ai tradizionali occhiali da sole, Privé Revaux ha ampliato la propria offerta di qualità e tendenza a un prezzo accessibile proponendo anche occhiali blue light blocking che riducono l’affaticamento visivo e occhiali da lettura. —
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