Safilo , un regalo per l’Itis Segato

Donati otto macchinari per permettere agli studenti di realizzare occhiali
gian paolo perona- perona- iti segato- la safilo dona macchinari all'istituto
gian paolo perona- perona- iti segato- la safilo dona macchinari all'istituto

BELLUNO. Otto nuovi macchinari per formare i nuovi professionisti dell’occhiale. La Safilo ha donato all’Itis “Segato” di Belluno, dove dall’anno scolastico 2012-2013 è attivo l’indirizzo di studi “Opzione tecnologia dell’occhiale”, degli impianti che permetteranno di realizzare occhiali sia in acetato che in metallo. Un modo concreto per permettere agli studenti di mettere in pratica le nozioni acquisite dal punto di vista teorico. «Quest’anno si diplomeranno 11 ragazzi, i primi a essersi iscritti al nuovo indirizzo, che mira a preparare i futuri periti per le industrie dell’occhiale», spiega Salvatore Russotto, dirigente scolastico del “Segato”. «L’indirizzo coinvolge studenti dal terzo al quinto anno. In quarta gli iscritti sono 7, in terza 25. E per il prossimo anno scolastico siamo già sicuri di formare una nuova classe, visto che una ventina di giovani ha scelto questa specializzazione».

Il punto forte è l’alternanza scuola-lavoro. «Per i ragazzi che andranno a diplomarsi, ho già ricevuto contatti da piccole aziende del settore», aggiunge Russotto. «Siamo contenti che il numero di iscritti sia in crescita», evidenziano Lorraine Berton, presidente della sezione occhialeria di Confindustria Belluno Dolomiti, ed Elena Pison, alla guida dei Giovani imprenditori. «Diversi studenti che hanno fatto degli stage estivi avranno la possibilità di continuare a lavorare in azienda». «Un consiglio che do ai ragazzi», continua la Berton, «è quello di entrare nelle piccole aziende, dove c’è la possibilità di seguire l’intero ciclo produttivo. L’attivazione della specializzazione in tecnologia dell’occhiale, da parte sua, è un’esperienza pilota in Italia e rappresenta un caso positivo di collaborazione tra scuola e impresa».

«Il percorso formativo soddisfa da una parte l’esigenza delle occhialerie che ricercano figure specializzate e, dall’altra, quella dei ragazzi che possono scegliere un indirizzo scolastico con uno sbocco occupazionale», fanno presente Leonardo Innocenzi e Paolo Guadagnin, della Safilo. «All’interno della nostra azienda, tra l’altro, abbiamo fatto partire il progetto “Scuola-Prodotto”, che darà la possibilità a otto giovani professionisti, provenienti da istituti tecnici o università, di prendere parte a una sorta di apprendistato, sotto la guida dei migliori tecnici».

Insomma, nonostante la crisi, l’occhialeria offre ancora sufficienti sbocchi occupazionali. «Soprattutto a figure tecniche specializzate», commenta la Berton. «Il nostro obiettivo è lavorare in sinergia con le scuole e le aziende del territorio per garantire una maggiore alternanza tra mondo scolastico e realtà professionale».(m.r.)

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