Sagf, una grande prova di efficienza

Simulato il soccorso a un infortunato bloccato nella cabina di una funivia in panne. Il vento forte rende tutto più difficile
Di Alessandra Segafreddo

CORTINA. Il vento ha contribuito a dare ancora più valore alla prova di preparazione tecnica dei militari del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza. Ieri mattina venti uomini delle stazioni Sagf di Auronzo e Cortina, con qualifiche di tecnico di soccorso alpino e di tecnico di elisoccorso (con cinque piloti di elicottero, il supporto di un elicottero AB 412 della Sezione aerea di Bolzano e di un elicottero A 109 della Sezione aerea di Venezia), hanno svolto un’esercitazione di sgombero di persone dalla funivia Faloria. Un'operazione molto delicata considerando la vicinanza dei cavi della funivia all'elicottero ed il vento che ha contribuito a creare difficoltà durante i momenti in cui i militari si sono calati dall'elicottero e poi hanno trasportato il finto ferito. Le operazioni, guidate dal capitano Leonardo Landi, alla guida della Compagnia di Cortina, si sono svolte alla presenza del comandante regionale Veneto, generale di divisione Bruno Buratti, e del comandante provinciale, colonnello Patrizio Milan. L’esercitazione si è svolta in due distinte fasi. Nella prima, ipotizzando un blocco totale della funivia, ferma a mezz'aria, con a bordo diversi sciatori, e l’impossibilità da parte dell’operatore della funivia di risolvere autonomamente il guasto, la macchina dei soccorsi si è attivata immediatamente con l’arrivo di un fuoristrada con una prima squadra di militari Sagf. Comprese le difficoltà per entrare all’interno della cabina, sospesa a mezz’aria a diversi metri dal suolo, ed appresa, soprattutto, la notizia di un infortunato a bordo, la pattuglia ha deciso di attivare la Sezione aerea. Pochi minuti dopo, l'elicottero AB 412 ha imbarcato i militari e, con una complessa manovra in hovering, è stato in grado di sbarcarli in totale sicurezza sul tetto della funivia. I militari Sagf a questo punto sono penetrati all’interno della cabina per portare soccorso agli sciatori ed hanno evacuato l’infortunato col verricello dell’elicottero. Nella seconda fase, gli uomini del Sagf hanno proceduto all’evacuazione in sicurezza dei restanti sciatori attraverso il pozzetto posto alla base della cabina stessa, con tecniche alpinistiche basate sull’uso di funi e di una carrucola, specificamente omologata. Concluse le operazioni, il personale ha fatto rientro al centro di coordinamento mobile per il debriefing.

«L'esercitazione ha dimostrato come il personale Sagf sia altamente qualificato», ha detto il generale Buratti, «ed in grado di affrontare anche situazioni estremamente complesse. Il meteo è stato buono con una splendida e gelida giornata di sole, ma il vento ha contribuito a rendere più difficoltosa l'esercitazione».

Soddisfatto anche il colonnello Milan. «L'attività addestrativa è fondamentale per i militari Sagf», ha detto, «e l'esercitazione ha contribuito a testare la macchina dei soccorsi che può intervenire in ogni tipo di situazione».

«Le esercitazioni sono un momento di accrescimento professionale per i nostri militari», ha aggiunto Landi, «io sono particolarmente orgoglioso degli uomini del Sagf, attivi 365 giorni l'anno, 24 ore su 24, e capaci di intervenire in ogni situazione, in sinergia con le componenti aeree e gli altri operatori di soccorso».

Alla fine i complimenti ai militari Sagf sono stati unanimi da parte di tutti i presenti.

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