Sagome di filo in via Mezzaterra a Belluno per far rivivere la strada
BELLUNO. Nell’estate di due anni fa, via Mezzaterra si era vestita di fantasia e leggerezza con i tanti ombrelli colorati che dondolavano leggeri sopra i passanti. Era impossibile non fermarsi ad ammirare quell’immagine, un’immagine che in quell’estate è stata forse la più fotografata dai click dei turisti di passaggio, ma anche dei tanti bellunesi.
E oggi? La via che è stata il Cardo dell’antico accampamento romano, non gode della vivacità che troviamo in piazza dei Martiri, però non possiamo nemmeno affermare, come dice qualcuno, che sia una strada “morta”.
È vero che da piazza delle Erbe all’incrocio con via Sant’Andrea incontriamo circa una decina di negozi chiusi e non da ieri né dall’altro ieri, ma qualcuno è stato aperto di recente e qualche altro lo sarà e, in questo confronto, sono di più i negozianti che “tengono botta” e che si impegnano non solo a curare il proprio locale, ma anche a valorizzare la via.
Una di questi è Elisa, diplomata alla scuola d’arte con specializzazione in arte della tessitura che, per dimostrare che la via non è deserta, ha collocato in vari angoli le sagome modellate con una retina leggera e trasparente: osservandole rivelano personaggi colti in svariate pose e con un significato da scoprire o da interpretare.
In galleria c’è un antico telaio che quotidianamente va avanti e indietro per tessere tappeti, una “bottega” artigianale di sapore medievale: accanto all’ingresso e al suo interno ci sono sagome con gomitoli di canapa e tele; incontriamo poi la damina con una rosa in mano, quella che si dondola in altalena, il ragazzo che ha abbandonato la bomboletta dei graffiti per sostituirla con un mazzo di fiori, il vespista, la coppia che sorseggia il caffè, uno che sfoglia un catalogo di viaggi davanti all’agenzia turistica, e davanti alla stessa, da una fioriera si erge un ventaglio di frecce che indicano capitali del mondo con relative distanze.
Altre frecce indicano luoghi di fantasia tratti da libri famosi, giustamente collocate davanti alla libreria. Edda, Nicoletta ed Elisa formano un gruppo sempre alla ricerca di idee originali per via Mezzaterra, assieme agli altri negozianti che si prendono cura delle fioriere. Locali abbastanza frequentati sono due bar e un “caffè” che non vende alcolici, ed è spesso visitato da una clientela giovane che si rifugia nel delizioso cortile interno dove trova la tranquillità per leggere o lavorare al computer, mentre sorseggia una bevanda.
Le “animatrici” di questa parte del Centro Città ricordano con nostalgia le feste e le iniziative che si organizzavano quasi ogni sabato e anche i primi “Giovedì in Piazza”, quando in via Mezzaterra s’incontravano le postazioni della chiromante, della truccatrice, dei giocolieri, della bigiotteria artigianale, dei ballerini. —
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