Sagra de Per, i finanzieri sequestrano il pastin

Venerdì sera un controllo mirato alla sagra dei Per di Bribano assieme ai funzionari dell’Usl 2

SEDICO. Cinque ore di controlli e 200 chili di pastin messi sotto sequestro. Blitz della Guardia di finanza, venerdì sera alla sagra dei Per, una delle manifestazioni più importanti dell’estate nel Bellunese, visti i numeri di pubblico che registra.

I militari della compagnia di Belluno e quelli della tenenza di Feltre, coordinati dal capitano di Belluno Luigi Mennella, hanno effettuato una lunga serie di controlli, concentrandosi soprattutto sulla conservazione e la somministrazione dei generi alimentari. Con i dieci finanzieri c’erano anche due ispettori del servizio veterinario dell’Usl, deputati ad effettuare i controlli.

Nessun problema per quanto riguarda la conservazione degli alimenti (la temperatura delle celle frigo era in regola con la normativa), ma 200 chili di carne fresca, soprattutto pastin e qualche costicina, erano privi dell’etichettatura prevista per la tracciabilità del prodotto. La normativa, infatti, prevede che ogni pezzo di carne che viene venduto abbia un’etichetta in cui si precisa dove l’animale è nato, dove è stato allevato e dove è stato macellato. Quei 200 kg di prodotto non avevano nè l’etichetta nè il documento di accompagnamento, e sono stati posti sotto sequestro. La carne è stata chiusa in una cella frigorifera in attesa della futura confisca, che avverrà nei prossimi giorni.

Militari e ispettori dell’Usl hanno poi controllato gli altri alimenti, verificandone l’ottimo stato di conservazione.

Oltre al pastin, i militari hanno controllato anche che gli organizzatori fossero in possesso delle licenze e delle autorizzazioni necessarie per lo svolgimento della sagra, e da una prima analisi sembra che non ci siano irregolarità. I militari hanno inoltre acquisito molti documenti contabili ed extra contabili sui prodotti alimentari, forniti da ditte locali e non, sui quali verranno effettuati successivi accertamenti di carattere tributario e fiscale.

Infine sono stati “schedati” tutti i volontari presenti al momento del controllo, 45: si tratta di un’attività di routine, ma i militari si riservano di verificare che queste persone siano effettivamente volontarie, cioè che non percepiscano compenso. Anche in questo caso, comunque, dalle prime indagini sembra non ci siano criticità.

L’operazione della GdF, che da tempo collabora con l’Usl per ispezioni di questo tipo, rientra nel filone dei controlli a tutela del consumatore, e non risparmia le sagre: come vengono controllati ristoranti, rifugi, bar e tutti gli esercizi pubblici dove si effettua somministrazione di alimenti, così vengono controllate le sagre. Non si escludono, dunque, futuri controlli in altre manifestazioni dell’estate bellunese.

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