Sagra dei Fis'ciot sotto tono molte ditte assenti
BELLUNO. Sagra dei Fis’ciot sottotono quella di ieri a Belluno.
Complice il maltempo della mattina, circa una trentina le bancarelle che hanno dato forfait e molte, provenienti da fuori provincia, hanno preferito declinare l’invito. E non sono bastati gli spuntisti, gli ambulanti che non hanno un posto fisso nella manifestazione annuale, per coprire i vistosi spazi vuoti lasciati sulle vie principali della città. In calo anche i visitatori. A monitare la circolazione e assegnare i posti gli agenti della polizia locale già operativi alle 5.30.
Nessuna bancarella in via Cavour, contrariamente agli altri anni, qualche “buco” in piazza dei Martiri e in piazza Castello. Spazi liberi anche in via Roma. Ad andare per la maggiore sono stati gli stand di frittelle, panini e dolciumi che sono stati presi d’assalto, come sempre succede. Poca affluenza, invece, per gli altri generi merceologici, dai capi di abbigliamento e foulard all’artigianato locale o straniero. La minore presenza di visitatori si è registrata nella prima parte della giornata. Al mattino, sotto una pioggia sottile ma insistente, sono stati pochi i bellunesi che hanno approfittato, magari prima di andare in chiesa, di fare un giretto tra gli stand. Poi a poco a poco il cielo si è aperto e l’apparire del sole ha risvegliato la voglia di uscire e la gente ha iniziato a riversarsi in centro. Pochi gli acquisti fatti, complice forse anche la crisi che rende più attenti nelle spese. D’altra parte, gli articoli esposti alla sagra sono pressoché simili a quelli del mercato settimanale del sabato. Nessun problema per gli automobilisti che hanno trovato facilmente un parcheggio libero e poco lavoro per le navette di Dolomitibus messe a disposizione dal Comune per collegare le aree di sosta principali della città con il centro.
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