Sale gioco, mano pesante sugli orari e le distanze

Il Comune ha ripreso il lavoro per il Regolamento per contrastare la ludopatia Massaro: «Il fenomeno è in crescita, interveniamo ma nel rispetto della legge»
Di Alessia Forzin
Un uomo gioca con una slot machine in una foto d'archivio. ANSA / YM YIK .
Un uomo gioca con una slot machine in una foto d'archivio. ANSA / YM YIK .

BELLUNO. Sale giochi lontane da scuole, ospedali e centri giovanili e un orario di apertura più restrittivo. Il Comune sta lavorando al regolamento per le sale giochi, al fine di contrastare un fenomeno sempre più diffuso: quello della ludopatia. Martedì sera si è riunita la terza commissione consiliare, per riprendere un discorso interrotto qualche mese fa e stringere i tempi. L’obiettivo, infatti, è portare quanto prima il regolamento in consiglio comunale.

Martedì sera a Palazzo Rosso c’erano i rappresentanti del coordinamento Slot mob, che i consiglieri hanno voluto coinvolgere nella stesura del regolamento, e il responsabile del servizio dell’Usl Alfio De Sandre, che hanno offerto il loro contributo alla discussione.

«I dati ci raccontano che la ludopatia è un fenomeno in crescita e che è necessario intervenire», spiega il sindaco Jacopo Massaro. «I Comuni si trovano a dover affrontare un numero di casi sociali sempre più elevato a causa del gioco patologico e sono troppe le persone che finiscono sul lastrico a causa delle slot machine». Ecco perché il Comune, da tempo, sta lavorando ad un regolamento che permetta di limitare l’utilizzo delle macchinette. Era quasi pronto, era anche finito all’ordine del giorno del consiglio di novembre, ma era stato ritirato per un approfondimento. Martedì il lavoro è ripreso in commissione, con l’obiettivo di concluderlo a breve.

«Il problema di base sta nel fatto che la legge prevede una regolamentazione del gioco d’azzardo, quindi l'attività non può essere soppressa», continua Massaro. «Alcune città avevano tentato di fare un regolamento restrittivo, ma hanno dovuto fronteggiare ricorsi. Quindi noi abbiamo atteso di avere in mano una giurisprudenza sufficiente per elaborare un regolamento che non ci esponga a ricorsi».

Sono due gli aspetti che il Comune intende normare: la distanza dai luoghi sensibili (scuole, ospedali, case di riposo, centri giovanili, centri per il recupero dalle patologie come quelle legate al gioco d’azzardo) e gli orari di apertura delle sale gioco. «Tempo fa avevo incontrato le associazioni di categoria, che mi avevano fatto notare come molti esercenti avessero fatto corposi investimenti su queste attività, perché legittime e lecite», aggiunge Massaro. «Ci hanno chiesto di fare una introduzione progressiva della limitazione oraria ed è in questa direzione che ci muoveremo. Interverremo anche sulla distanza dai luoghi sensibili. Useremo la mano pesante, ma nel rispetto della legge. E a chi sostiene che con le sale gioco si sono creati posti di lavoro, rispondo che questi non sono bilanciati dal numero di casi sociali che il gioco determina».

Il regolamenti andrà ad affrontare anche il tema dei bar che hanno al loro interno le slot machine, ma in questo caso la commissione sta ancora ragionando su come normare il gioco. È più difficile imporre ad un bar di essere ad una certa distanza dalle scuole, per esempio, com’è difficile imporre al gestore un orario per il gioco.

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