Salta la commissione sull'Altanon
Il sindaco deve partire e chiede l'anticipo, i consiglieri si ribellano
FELTRE.
Rivolta bipartisan contro l'anticipo della riunione sul piano Altanon. La commissione urbanistica scarica il sindaco Vaccari e il presidente pidiellino Meneguz e fa saltare l'incontro previsto per domani e spostato a oggi. Se ne riparla dopo ferragosto.
La vicenda è quanto mai emblematica per capire, una volta di più, che aria tira in municipio di questi tempi. E quanto male sia ridotta la maggioranza che sostiene il sindaco a due settimane di distanza dalla sfiducia espressa in aula.
La riunione della commissione si sarebbe dovuta svolgere domani, con un ordine del giorno impegnativo: piano Altanon, piano del parco agricolo Rio Musil, regolamento sul fotovoltaico, acquisizione di aree. La data era già di per sé inconsueta, visto che in municipio sono giorni di vacanza.
Ma Vaccari, si sa, ha fretta di condurre in porto il nuovo progetto dell'Altanon e ha chiesto un sacrificio, ottenendo - insieme a qualche mugugno - la disponibilità di tutti. Poi però il sindaco, dopo aver dettato l'agenda del consiglio e della giunta per un altro anno, ha deciso di partire per le ferie, destinazione Dudelange, proprio domani. E alla commissione urbanistica ha chiesto un anticipo della riunione, per oggi, stessa ora. A farsi ambasciatore della richiesta, contattando ogni singolo consigliere, è stato il presidente Primo Meneguz, sempre allineato al sindaco e pronto ad esaudire i suoi desideri. Ma l'operazione non è andata come i due speravano.
Luciano Bona (Pd) non è stato rintracciato. Nunzio Gorza (Lega) ha risposto picche. Meneguz non si è arreso e ha convocato comunque la riunione, ammettendo di non essere riuscito a trovare Bona («né al cellulare, né al telefono di casa») e annunciando che Gorza aveva delegato il suo posto al consigliere Prigol. Solo che Gorza ha smentito questa notizia e si è pure infuriato: «Non ho delegato nessuno, io mi ero organizzato per giovedì e giovedì sarò presente. Spero di non essere deluso», ha scritto via mail agli altri consiglieri. A quel punto è scattata la rivolta. Gino Piolo (Feltre verso l'Europa) ha preso posizione: «Io non ci sarò, non c'è accordo sulla data e non c'è urgenza.
Ne parleremo dopo ferragosto». Anche Perenzin (Sinistra) si è accodato: «Avevo detto sì all'anticipo, ma solo se fossimo stati tutti d'accordo». Bona, dopo essere stato avvisato, si è unito al gruppo: «Io non vado». E a completare il quadro si è aggiunto il lutto che lunedì ha colpito la famiglia dell'assessore Moretta e che oggi pomeriggio dovrebbe portare quasi tutti i consiglieri a Zorzoi per un funerale. La riunione a questo punto non si farà, né oggi né domani, anche perché non ci sarebbe il numero legale. E la spia dell'allarme si è riaccesa nell'ufficio del sindaco, che al ritorno dalle ferie dovrà affrontare diverse questioni delicate (l'Altanon, il trasloco del Famila, il piano di intervento per il centro e poi il bilancio) senza più l'appoggio esterno dei due consiglieri di Feltre verso l'Europa e - a questo punto - con la sua Lega non proprio allineata. Anzi, sempre più distante dalle scelte cruciali dell'esecutivo.
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