San Marcello fa il boom cresciuta l’affluenza alla festa paesana di Umin

FELTRE. Una festa di San Marcello da incorniciare, con un buon dieci per cento in più di affluenza stimata rispetto all’anno scorso. Senza contare gli oltre quattrocento partecipanti alla prima edizione della pedonata Trippatrail ideata per dare una mano alla Val Canzoi disastrata dal maltempo, e le cucine costrette a rimanere in funzione nel weekend fino alle 4 di notte per far fronte alla richiesta del piatto più gettonato, la trippa.

Umin di Villabruna ancora una volta ha vissuto giornate intense di amicizia e impegno sociale con la festa dedicata al patrono e alla valorizzazione dell’antica chiesa della frazione.

«Sono 120 i volontari che hanno collaborato quest’anno», spiega soddisfatto Devis Fiorot, presidente degli Amici del Casel, «e la cosa importante è che ci sono stati tantissimi ragazzi, grazie all’impegno del gruppo giovani parrocchiale e della Fs Villabruna calcio. Un segnale importante, perché senza i giovani queste tradizioni sono destinate a morire».

La festa di San Marcello, invece, gode di ottima salute: da una parte i giovani, dall’altra le due associazioni che promuono l’evento, Amici del Casel e gruppo Ana Villabruna, di fatto un’unica grande famiglia se si pensa che il presidente del Casel è anche il vice del capogruppo degli alpini Germano Perera. Tutti uniti per un appuntamento tra storia locale e gastronomia che anche quest’anno ha visto la gente fare letteralmente la fila per gustare trippe, gallina in brodo, canederli, sopressa con l’aceto.

«Ampliare il capannone di fronte a questi numeri che crescono? Non avrebbe senso, finiremmo per snaturare la festa e il suo clima familiare di accoglienza», dice il presidente Fiorot. «D’altra parte negli anni la gente ha iniziato a scaglionarsi, ad arrivare a orari differenziati per potersi gustare i nostri piatti».

In cima alla classifica del gradimento, per la cronaca, c’è la trippa, quella pietanza che i feltrini sanno di poter trovare alla festa di Umin con il sapore di una volta.

Quest’anno la richiesta ha superato le previsioni, costringendo il cuoco Sandro Boz a fare le ore piccole per prepararne scorte sufficienti per il fine settimana. Al secondo posto per quanto riguarda il gradimento ci sono i canederli. Ma anche le proposte legate al fagiolo Gialet, sottolinea Fiorot, sono state molto apprezzate. —

S.D.B.

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