San Nicolò, riparte il lavoro per realizzare tre nuove camere “doc” al rifugio De Doo

La struttura sarà interamente in legno e con materiali ecosostenibili. Il rifugio De Doo è di proprietà della Regola di Costa, dato in gestione alla società Welcomelgo
Gianluca De Rosa

Finita l’estate, sono ripresi al rifugio De Doo i lavori di ampliamento avviati in primavera con le opere propedeutiche. Impegnati una ventina di operai di otto ditte in un progetto concentrato nella realizzazione di tre nuove camere dotate di ogni comfort pur senza snaturare quelle che sono caratteristiche e peculiarità della vita di montagna. È toccato alla ditta Moser di Monguelfo trasportare ed installare all’ombra del monte Zovo, sul territorio di San Nicolò, un mega prefabbricato in legno all’interno del quale le altre ditte hanno già iniziato a lavorare per gli interni. Il tutto sotto la supervisione dello studio tecnico associato Fmp di Santo Stefano che si è occupato della progettazione.

«Grazie a tecnologie, materiali e strumentazioni di ultima generazione in quindici giorni nella parte interessata dall’ampliamento si è arrivati al tetto», fanno sapere i progettisti, «una volta montate le pareti, sono subito entrati in azione gli operai delle altre ditte incaricate di completare gli interni». Tutto questo permetterà, in un mese e mezzo, di raggiungere un nuovo step del piano di avanzamento generale dei lavori. «Seguendo tecniche più tradizionali, di tempo ne sarebbe servito almeno il triplo», proseguono i progettisti. La struttura sarà interamente in legno e con materiali ecosostenibili. Il rifugio De Doo è di proprietà della Regola di Costa, dato in gestione alla società Welcomelgo che, per poter avviare i lavori, ha prolungato il proprio contratto di affitto al fine di “garantire” gli interventi che si aggirano intorno ai trecentomila euro. Tutte le camere avranno bagno privato e zona wellness personalizzata con l’obiettivo di elevare lo stato di benessere dei clienti. «Ma il rifugio, simbolo di un turismo green, non diventerà un albergo a cinque stelle, tantomeno un luna park», assicurano i gestori.

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