San Vito, disperso uno skyrunner: ricerche sotto la tempesta

SAN VITO . Da questa mattina non si hanno più notizie di uno skyrunner romagnolo. Risulta disperso sulle Dolomiti fra Cortina e San Vito. Gli uomini del Soccorso alpino e i Vigili del fuoco lo hanno cercato fino a quando hanno potuto a piedi e con i mezzi, ma senza trovare alcuna traccia utile. Ricerche impegnative, inoltre, rese quasi proibitive dal maltempo: in serata sulla conca ampezzana si è scatenata una violenta tempesta di pioggia, che ha complicato molto le operazioni.

L’uomo, un romagnolo del 1961, era uscito questa mattina per fare una corsa in montagna, fino all’Antelao. Sta soggiornando a Cortina con la moglie, ed è stata lei l’ultima a sentirlo. Alle 11.30, infatti, le ha telefonato, dicendo che si trovava sul sentiero numero 242, ma che stava rientrando perché si trovava in difficoltà.

In teoria l’uomo potrebbe aver seguito un itinerario che dal Faloria, Punta Negra, scende sul sentiero 242 della Cengia del Banco. Poi potrebbe essere arrivato alla Ferrata Berti, al Rifugio Slataper e da lì al Rifugio San Marco. Ma potrebbe aver preso anche un’altra direzione.

Il suo mancato rientro, e il fatto che dopo le 11 risultava impossibile contattarlo al telefono, ha fatto scattare l’allarme. Erano le 17.15. L’elicottero di Pieve di Cadore con a bordo personale del Soccorso alpino di San Vito ha effettuato una ricognizione lungo la Ferrata Berti e fino al Rifugio Slataper, ma senza esito. Due escursionisti trovati sul posto hanno detto di non aver incontrato nessuno.

In serata sono state trasportate in quota squadre del Soccorso alpino di Cortina, per verificare il tratto verso Punta Negra e i sentieri che portano al Vandelli. Hanno operato sotto una violenta tempesta di pioggia, percorrendo il sentiero dietro la montagna. Quello davanti era impraticabile.

Alle ricerche hanno preso parte anche i Vigili del fuoco di Cortina.