San Vito, «per la Scoter inverno da dimenticare»

Cristiano Menegus annuncia che la skiarea resterà aperta fino al 28 marzo «I conti li faremo alla fine, ma posso già anticipare che saranno molto in rosso»

SAN VITO. La skia rea sanvitese chiuderà a Pasquetta, il 28 marzo: ma i conti per la Scoter saranno inevitabilmente parecchio in rosso. Lo annuncia Cristiano Menegus, vice presidente nonché amministratore e socio di minoranza della società a maggioranza del Comune che gestisce la ski area. «L'inverno è praticamente arrivato adesso», dichiara Menegus, «e quindi riusciamo a stare aperti per Pasqua. Ora il contesto, con tanta neve, è fantastico; e c'è l'entusiasmo che purtroppo è mancato a dicembre, quando la neve non c'era. Gli incassi che avevamo messo in preventivo per fine anno sono però sfumati; anche se dovessimo fare benissimo in questi ultimi 20 giorni, non riusciremmo mai a recuperarli». Una stagione difficile quella in corso per la Scoter. La ski area era stata fortemente danneggiata dalla frana del 4 agosto 2015, che aveva causato anche la morte di tre turisti stranieri. La frana, tra l’altro, aveva distrutto anche la partenza della seggiovia San Marco e l'impianto di innevamento. Entrambi sono stati sistemati in tempi record, e per Natale la società era pronta a riaprire; ma c'era caldo e non c'era neve. «Abbiamo aperto il 9 gennaio», ricorda Menegus, «nonostante lo sforzo immenso fatto per essere pronti per Natale. E' stato già un bel risultato, considerando il caldo anomalo e l'assenza di neve, che per Natale fossimo aperti con la parte bassa del comprensorio. Ma non avere la seggiovia in funzione ha comportato un drastico calo dei passaggi, ci sono mancati gli sci club e tanti turisti. Abbiamo ripreso qualcosa su gennaio e febbraio, Carnevale è andato bene. Ma perdere Natale significa compromettere la stagione, si sa. I conti si faranno alla fine, ma posso già dire che sarà una delle peggiori stagioni invernali della società. Purtroppo questa sarà la terza stagione di fila negativa. Fa rabbia pensando al grandissimo lavoro fatto per arrivare pronti per una stagione che speravamo fosse diversa, positiva, ricca di neve. Negli ultimi 3 anni purtroppo il tempo non ci ha mai aiutati».

Ora la ski area prosegue ancora per 20 giorni. Da ieri si è ricominciato a sciare; domenica e lunedì infatti gli impianti erano chiusi a causa di un guasto elettrico dovuto alla neve del fine settimana. «Abbiamo avuto altri due giorni di fermo», conclude Menegus, «perché un cavo della nostra linea, che parte da Costa e arriva sulla skiarea, sotto il peso della neve, si era adagiato su un traliccio. Essendo la linea così lunga, individuare dove fosse il guasto che portava a dei corto circuiti ci è costato tempo. Abbiamo quindi dovuto chiudere 2 giorni e perdere 2 giorni di passaggi. Ora speriamo che il tempo si metta al bello e che in tantissimi possano godersi le ultime sciate su tracciati perfetti. Siamo a marzo ma l'ambiente è quello natalizio. Tanta, tanta neve; manca solo un po' di sole».

Alessandra Segafreddo

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