Sanità bellunese al quarto posto in Italia
BELLUNO. La sanità bellunese si merita il quarto posto nella classifica nazionale della qualità della vita apparsa su Italia Oggi nei giorni scorsi. Alla voce “Sistema salute”, il primato è della provincia di Pisa, seguita da quella di Milano e Isernia e poi da Belluno appunto. Che conquista cinque posizioni rispetto al 2013 (era nona) totalizzando 881,30 punti su un massimo di 1000. Un posto di tutto rispetto che si è guadagnata in base alla dotazione di personale medico e infermieristico, la disponibilità di posti letto e apparecchiature diagnostiche per numero di abitanti. La sanità bellunese, per Italia Oggi, è la prima di tutte quelle venete: infatti, solo all’11° posto troviamo la provincia di Rovigo, seguita al 24° da Padova, al 37° da Verona, al 60° da Venezia. Infine i servizi della sanità di Vicenza e Treviso ricoprono rispettivamente l’84° e l’86° posto.
«Siamo una sanità di eccellenza», commenta il direttore generale dell’Usl 1, Pietro Paolo Faronato, «questo risultato è del sistema sanitario provinciale e poiché all’interno della sanità bellunese la nostra azienda copre i due terzi del territorio, ci prendiamo anche i due terzi del merito», dice con una punta di orgoglio.
«Malgrado le difficoltà orografiche e la dispersione della popolazione e malgrado le critiche che spesso ci vengono rivolte, riusciamo a garantire servizi di qualità ai bellunesi. Ciò significa», sottolinea il dg, «che quando le prestazioni offerte sono misurate con criteri di una qualche oggettività abbiamo un buon giudizio segno che il sistema Veneto investe anche su Belluno».
E parlando di servizi, il direttore generale anticipa quali saranno i progetti che lo vedranno impegnato nel 2015. «Cercheremo di lavorare ancora per la struttura: certamente nel 2015 trasferiremo il Dipartimento di prevenzione da via Sant'Andrea al quinto piano dell’ospedale san Martino, dove c’era l’oncologia». Questo significherà mettere in vendita lo stabile che accoglie da anni il Dipartimento ricavando risorse da investire in altri progetti. Inoltre, «a breve», anticipa Faronato, «inaugureremo il nuovo complesso materno-infantile, lasciando libera l’attuale palazzina che ospiterà gran parte dei servizi psichiatrici dell’azienda e a lungo termine anche lo stesso Dipartimento di prevenzione. Inoltre, porteremo nell’area di san Gervasio la comunità terapeutica».
Ma l’Usl 1 ha intenzione di trasferire pure la sede amministrativa da via Feltre all’ex convento all’interno dell’area ospedaliera. «Abbiamo per questo uno studio di fattibilità che stiamo condividendo con i sindaci perché questo cambio implicherà alcuni problemi di viabilità e di parcheggio. Ma per fare tutto questo», conclude il dg, «sarà necessario trovare le risorse».
Partiranno, infine, col nuovo anno i lavori di ammodernamento del pronto soccorso di Pieve di Cadore mentre ulteriori interventi sono previsti anche in quello di Belluno per ricavare spazi per alcune categorie particolari di utenti, come le donne vittime di violenza.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi