Sanità, comitati e sindaci pronti ad agire insieme
BELLUNO. Partiti da posizione distanti, hanno ritrovato la condivisione e l’unità di intenti.
Incontri positivi quelli di ieri tra l’esecutivo della Conferenza dei sindaci dell’Usl 1 e i comitati dei cittadini a difesa degli ospedali e i sindacati. La conferma arriva da tutte le parti in causa. Primi tra tutti i comitati, da sempre molto critici sulla sanità. «I sindaci hanno voluto sentire la nostra proposta, una proposta articolata che presenta puntuali emendamenti per ogni singola scheda ospedaliera. E ho visto che tutti i presenti annuivano», commenta a nome dei comitati Guido Trento, soddisfatto al termine del confronto. «I presenti hanno condiviso con noi la necessità di andare nello specifico per quanto riguarda la sanità in montagna e il piano socio sanitario regionale, rivendicando la nostra specificità, il differenziale montagna e il potenziamento dei servizi sul territorio. Ho visto una grande condivisione anche sul concetto di ospedale hub territoriale e sul fatto che va lasciata la Chirurgia vascolare a Feltre e la Neurochirurgia a Belluno. Ora mi auguro che il documento finale, che sarà redatto dai primi cittadini per essere presentato in Quinta commissione a Venezia, tenga conto di queste proposte e che esprima quell’unità di intenti che è importante per ottenere quanto ci spetta», conclude Trento, che invita i sindaci a tenere i contatti con il consiglio regionale e i consiglieri per ottenere un sostegno sul nuovo modello di sanità montana che il documento dovrà esprimere.
Le sensazioni positive dei comitati sono le stesse che registra anche il presidente della Conferenza dei sindaci. «Con comitati e sindacati abbiamo fatto degli interessanti scambi di battute. Mi sembra di poter dire che gli incontri sono andati molto bene, perché c’è stata una condivisione strategica di tutti gli obiettivi finali», precisa Jacopo Massaro. «L’obiettivo è garantire parità di accesso alla salute a tutti i bellunesi, a prescindere da dove ciascuno abita».
Massaro non nasconde che ci sono diverse vedute nelle soluzioni organizzative «ma c’è unità negli obiettivi finali. C’è la volontà di fare proposte puntuali di emendamento, lasciando l’analisi delle schede in una fase successiva».
Il presidente della Conferenza dei sindaci, quindi, conclude precisando come «l’unità di intenti vista in questi incontri non può che essere positiva e un ottimo aspetto per la nostra provincia. In questo modo il territorio acquista forza, non per combattere una guerra, ma per rivendicare le imprescindibili esigenze dei bellunesi e dei turisti, rispetto al principio fondamentale del diritto alla salute. Andiamo avanti così».
Paola Dall’Anese
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