Sanità, l’Ufficio unico di Treviso gestirà le denunce fino a 500 mila €
BELLUNO. I casi di “errori” medici all’interno degli ospedali dell’Usl 1 e dell’Usl 2 saranno gestiti, a partire dal gennaio 2016, dall’Ufficio unico sinistri provinciale che nascerà nell’Usl 9 di Treviso e raccoglierà le pratiche delle strutture sanitarie trevigiane e bellunesi.
Partirà, così, un nuovo modello operativo per il trattamento dei danni generati durante l’attività medica. Il sistema interesserà non solo la provincia bellunese, ma tutto il territorio regionale.
Cinque, infatti, sono le aree aggregate individuate a livello veneto: quella di Treviso che raccoglie le Usl 1 e 2, oltre a quella di Pieve di Soligo, Asolo e Treviso, l’area di Venezia, di Vicenza, di Verona e di Padova-Rovigo (comprendente lo Istituto oncologico veneto).
Dal 2014 l’Usl bellunese gestisce in proprio le denunce e le richieste di risarcimento per presunti errori medici, vista la difficoltà a reperire compagnie assicurative che vogliano coprire i rischi operativi. Ora, questo sistema verrà esteso in un’ottica di area vasta. «Lo scopo è quello di rendere più attenti i medici ai percorsi di cura, tramite l’applicazione di protocolli e l’uso corretto di tecnologie», dicono dalla sede amministrativa di via Feltre dell’azienda sanitaria. Le Usl gestiranno in proprio i casi fino a 5000 euro di risarcimento, mentre si dovranno appoggiare alla centrale unica di Treviso per quelli fino a 500 mila euro. Il coordinatore responsabile dell’Ufficio unico sinistri sarà Antonella Fabbri, attualmente dirigente del servizio Affari generali e legali dell’Usl 1.
Le denunce e le richieste di risarcimento dovranno essere inviate alla centrale unica, che poi istituirà un Comitato di valutazione sinistri che darà un parere obbligatorio ma non vincolante, su quale decisione prendere in merito alle richieste arrivate. Il protocollo prevede che alcune azioni siano eseguite entro determinati e precisi tempi. Anche la gestione delle denunce entro i 5000 euro, pur essendo gestite dalle Usl in proprio, dovranno ugualmente essere girate per conoscenza all’Ufficio unico sinistri di Treviso.
In caso di danno a cose, serviranno 40 giorni per predisporre la proposta di definizione del sinistro, mentre in caso di danno a persone i giorni saranno 15. Una volta espressa la decisione, la direzione generale deciderà cosa fare, comunicando la scelta alle unità operative interessate. Con cadenza semestrale sarà presentato un report aggiornato con le richieste di risarcimento pervenute, delle riserve apposte e degli importi liquidati e del tempo di chiusura di una pratica. L’intento è quello di liquidare le pratiche dove il danno sia evidente, mentre di procedere con quelle dove c’è la certezza che non ci sia responsabilità diretta del medico.
Paola Dall’Anese
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