«Santa Caterina il nostro simbolo»
Anche Ponte promette battaglia: «Il Piave è patrimonio della comunità»
PONTE NELLE ALPI. Non solo Belluno e Limana. La Reggelbergbau srl ha messo i propri occhi sul Piave anche a Ponte nelle Alpi. Precisamente sotto il ponte di Santa Caterina, uno dei simboli del paese.
Mercoledì, l’assessore Ezio Orzes, accompagnato da Marta Tibaldo, funzionaria dell’Ufficio ambiente, era a Venezia, dove è stata presentata la documentazione relativa alla richiesta di concessione di derivazione d’acqua pubblica a uso idroelettrico del Piave, perfezionata dalla società di Bolzano dopo le osservazioni avanzate dal Comune.
«La nostra posizione non muta», attacca il sindaco Paolo Vendramini, «ed è rappresentata dalla delibera che definisce l’asta del Piave a Ponte, in particolare il tratto dove bagna le sponde in località La Nà e Rione Santa Caterina, “patrimonio irrinunciabile per la comunità”».
La battaglia va avanti da due anni: «È una vergogna che una ditta possa calare un proprio progetto sul territorio, senza doversi prima confrontare con chi il territorio lo amministra».
Svariati i motivi che spingono Vendramini a essere ottimista circa una bocciatura del progetto da parte della Regione: «Il ponte di Santa Caterina è il simbolo di questo comune, qui ci sono forre di rara bellezza, la spiaggia di La Nà e punti di attracco delle zattere risalenti ai tempi romani. Parliamo di un sito paesaggistico e archeologico che sarebbe rovinato da questo impianto. Per questo dico che la ditta altoatesina andrà a sbattere contro un muro: bloccheremo quel progetto, basta sfruttamento».
(frasal)
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