Santa Giustina: «Pescano soltanto i cormorani»
Inutile il piano di ripopolamento per la trota, gli uccelli mangiano tutto
SANTA GIUSTINA. E' un momento difficile per il bacino di pesca 9, e le prospettive per il futuro non sono positive. Il grande impegno dei pescatori per la preservazione della trota marmorata è vanificato dai cormorani. Tanta fatica per difendere il pesce simbolo del Piave e del Cordevole, poi arriva l'"intruso" - leggasi il cormorano, che non può essere cacciato e che di trote è ghiottissimo - e il lavoro viene vanificato. «Nel 2010 abbiamo investito quasi 17 mila euro nell'attività di riproduzione, ma i nostri pescatori continuano a portare a casa sempre meno pesce», si è lamentato il presidente del bacino Ferruccio De Poi ieri nel corso dell'annuale assemblea, «alla fine siamo costretti a ricorrere al rilascio di pesci già grandi per poter portare a casa qualcosa, ma non è un modo di gestire la pesca che mi piace». Non sono mancate, nel corso della stagione, le lamentele dei pescatori per la scarsità di pesce nei fiumi, e da parte dei vertici del bacino è stato sottolineato come rispetto al 2009 siano stati investiti oltre tremila euro in più nella riproduzione, ma purtroppo gli uccelli predatori, in particolare appunto i cormorani, hanno vanificato l'investimento. Il bacino 9 ha già un tasso di incremento di 16 a 1, ovvero ogni pesce pescato ne sono stati immessi almeno 16, e si parla per il futuro di aumentarlo, «ma non è una soluzione», ha detto De Poi, «per quanti pesci immettiamo alla fine vengono mangiati tutti dai cormorani». «Alla fine dello scorso anno abbiamo mandato alle autorità competenti la relazione finale sul piano decennale per il controllo dei cormorani», ha spiegato il rappresentante della Provincia Franco De Bon. «Contavamo che arrivasse rapidamente l'autorizzazione a continuare l'attività di selezione, mentre invece ci è stata chiesta della documentazione integrativa che è stato molto difficile predisporre. Per questo al momento il piano è sospeso. Contiamo che in primavera, dopo che saranno stati fatti i lavori richiesti agli sbarramenti di Busche e Soverzene, si possano portare i tecnici in sopralluogo e si possano avere l'autorizzazione ad andare avanti nel controllo di questa specie. Anche la Regione ci ha assicurato il suo appoggio». La presenza dei cormorani è solo un problema aggiuntivo a quelli che da anni vive la pesca nella zona, in balia delle decisioni Enel sullo svuotamento dei bacini e sul deflusso minimo vitale, e con i limiti alla pesca nelle zone del parco, con le deroghe al divieto totale concesse di anno in anno. Non è facile nemmeno accettare l'abbinamento della pesca al turismo, che viene visto dai pescatori della Valbelluna come il lasciar depredare anche i fiumi dai turisti, mentre altri bacini di pesca, forse perché sono aree dove il turismo è consolidato, lo ritengono un'opportunità.
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