Santa Giustina, regolamento di conti per una ragazza al luna park

Due giovani erano stati portati in tribunale per lesioni e minacce ma hanno pagato un risarcimento

Gigi Sosso
Una delle attrazioni di un luna park
Una delle attrazioni di un luna park

Botte al luna park per una cugina insidiata. Un regolamento di conti tra ragazzi per una minorenne, che aveva suscitato l’interesse del rivale. Il processo a due bellunesi non è nemmeno cominciato, perché nell’udienza pre-dibattimentale hanno pagato un risarcimento e la mossa degli avvocati Pierangelo Conte e Jenny Fioraso ha provocato il ritiro della querela e il giudice Federico Montalto non ha potuto che pronunciare una sentenza di non doversi procedere per la mancanza della condizione necessaria. Il caso è chiuso, ancora prima che ci fosse una costituzione di parte civile con l’avvocato Gianluca Nicolai.

Il terzo bellunese aveva scoperto di aver un debole per questa ragazzina e non avrebbe fatto niente per nasconderlo, anzi. Si sarebbe fatto avanti in maniera esplicita, provocando la reazione del cugino. Dagli inviti a non andare oltre e a fermarsi in tempo, perché si trattava di una giovanissima donna che andava lasciata i pace, si è passati a una serie di messaggi fino a un incontro alle giostre di Santa Giustina, che si è trasformato una rissa da policontusioni.

Due contro uno, pertanto qualcuno le ha prese per una trentina di giorni di prognosi ed è andato a presentare una querela. Il caso è arrivato in tribunale per le ipotesi di reato di lesioni aggravate e minacce, ma si è chiuso velocemente con il versamento di una somma poco più che simbolica più la remissione della querela e la conseguente sentenza di non doversi procedere. Pace fatta e conoscenti come prima.

 

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