Santa Maria Nascente diventi la festa del Cadore

PIEVE DI CADORE. «Vorrei che la festa di Santa Maria Nascente (8 settembre, ndr), patrona di Pieve e Madre di tutte le chiese cadorine, diventasse una grande giornata di festa per tutto l’Arcidiaconat...

PIEVE DI CADORE. «Vorrei che la festa di Santa Maria Nascente (8 settembre, ndr), patrona di Pieve e Madre di tutte le chiese cadorine, diventasse una grande giornata di festa per tutto l’Arcidiaconato».

Ad augurarselo è stato lo stesso Arcidiacono del Cadore, monsignor Diego Soravia, rivolgendosi all’amministrazione comunale di Pieve, rappresentata dal vicesindaco Maria Giovanna Coletti e dagli assessori Daniele Da Rù e Diego Tabacchi. La sollecitazione è arrivata durante l’incontro con la Pro Loco e le associazioni culturali e sportive del Comune di Pieve, convocate per per stìlare il calendario delle manifestazioni che saranno organizzate dal primo giugno a fine settembre. Dopo un momento di sconcerto, l’adesione all’auspicio dell’Arcidiacono è stata immediata da parte della Pro Loco, che si è messa a disposizione per valutare quali forme dare ai festeggiamenti, e di molte associazioni presenti. Per Pieve e la Magnifica Comunità, non essendo presenti il sindaco e il presidente Bortolot, l’adesione è condizionata.

Un’idea parsa subito buona a chi conosce la ricorrenza, mentre molti non la conoscevano nemmeno.

Monsignor Soravia, quale forma potrebbe prendere la festa?

«Devo ricordare che la la Natività di Maria a Pieve si celebra da oltre 800 anni. Risale ad allora, infatti, la dedicazione della Chiesa Arcidiaconale a “Santa Maria Nascente”. La celebrazione del 2013, forse perché ero appena stato insediato nell’arcidiaconato, pur essendo stata pubblicizzata e ricorrendo di domenica, non ha avuto la solennità che mi sarei aspettato. Quest’anno vorrei che la giornata diventasse veramente una giornata di festa per tutto il Cadore. Questo perché la chiesa di Santa Maria Nascente in Pieve di Cadore è la Madre di tutte le chiese cadorine. Quest’anno, la ricorrenza cade di lunedì e per consentire a tutti di festeggiarla si potrebbe spostare la celebrazione solenne nel tardo pomeriggio, favorendo la presenza anche dei paesi circostanti».

Con quali eventi caratterizzare la festa?

«È presto per dirlo. Sono però contento che ci sia stata l’adesione immediata della nuova presidente della Pro Loco, Liana Ciotti. Con questa associazione si può collaborare per organizzare una giornata piena di iniziative. È evidente che ci vogliono idee, ma mancano più di tre mesi e c’è tutto il tempo per pensarci. Mi auguro che diventi veramente una festa di riferimento per tutti i cadorini». (v.d.)

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi