Santo Stefano-San Candido: da ottobre ridotte le corse di bus
La Provincia conferma fino al 31 dicembre 2019 la linea di trasporto interregionale tra Santo Stefano di Cadore e San Candido in Pusteria, ma taglia alcune corse. Delle 14 attuali tra andata e ritorno, ne rimarranno soltanto sei. Penalizzati saranno soprattutto i lavoratori che perderanno la corsa delle 4,25 in partenza da Santo Stefano e quella delle 22,15 di ritorno da S. Candido.
Il servizio, attivato dal settembre 2014, viene utilizzato dai pendolari del Comelico che si recano a Sesto e San Candido e rappresenta un collegamento indispensabile per molte persone.
Lo scorso giugno la Provincia autonoma di Bolzano aveva sospeso la compartecipazione economica alla spesa e quindi la prosecuzione della linea era stata messa in dubbio. A seguito della sollecitazione dei Comuni del Comelico e della Pusteria, però, la Provincia di Belluno è riuscita a garantire la continuità per i mesi estivi (dal primo luglio al 30 settembre) con una spesa di 99.375 euro. Adesso, il servizio proseguirà fino a fine anno, grazie a un ulteriore investimento di 22.880 euro (anche la Provincia di Bolzano ha riattivato la propria partecipazione alla spesa).
«Con soddisfazione posso annunciare che la Provincia ha deciso la proroga fino a fine anno della corsa autobus Santo Stefano di Cadore-San Candido», commenta il presidente Roberto Padrin. «Ci era stata richiesta fortemente dalle comunità del Comelico e riteniamo che questo sia un servizio indispensabile per poter dare una risposta ai lavoratori e a chi si sposta tra le due valli. È un accordo che abbiamo stipulato con la Provincia di Bolzano; ci abbiamo lavorato in questi mesi estivi».
Dal 1° ottobre al 31 dicembre, la linea di trasporto Santo Stefano-San Candido avrà tre coppie di corse andata/ritorno (compresa la corsa storica che parte da Trieste). Partenze da Santo Stefano alle 6.55, 10.39 e 12.25; ritorni da San Candido stazione alle 9.15, 15.14 e 17.15. Di fatto, a fronte di una razionalizzazione resa necessaria per le disponibilità economiche, sono state mantenute tutte le corse con maggiore affluenza.
«Abbiamo dovuto fare una valutazione tecnica sugli orari e sicuramente avremo qualche malumore per l’annullamento della corsa delle 4,25», spiega il consigliere provinciale delegato Gianluca Lorenzi. «Il ragionamento che dobbiamo fare è sui numeri e quella corsa aveva talmente pochi utenti che sarebbe stato impossibile sostenere il costo. Anche perché da gennaio spendiamo circa 220 mila euro per la tratta Santo Stefano-San Candido. Ci dispiace per il disguido, ma il ragionamento provinciale deve essere globale. Abbiamo tenuto in considerazione tutte le peculiarità e abbiamo dovuto fare delle scelte».
La linea è destinata a subire un’ulteriore riorganizzazione a partire da gennaio, quando il servizio verrà affidato, secondo le indicazioni fornite dal competente ente di governo (con delibera 16 del 31 ottobre 2017). Gli uffici delle Province di Belluno e Bolzano stanno definendo il programma di esercizio da affidare, tenendo conto delle relazioni di traffico al Passo Monte Croce e delle risorse a disposizione. «A ottobre ci sarà un ulteriore incontro per stabilire cosa avverrà dal 1° gennaio 2020, l’obiettivo è conservare il più possibile questa corsa», conclude il presidente Padrin. «La montagna ha bisogno di questo servizio e la Provincia conferma di essere vicina al territorio e alle sue esigenze». —
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