Sapori bellunesi protagonisti: debutta il Festival del pastin

La Strada dei formaggi incontra commercianti e ristoratori «I nostri prodotti tipici diventeranno un’attrattiva turistica»
BELLUNO. La Strada dei formaggi e dei sapori delle Dolomiti bellunesi cerca un nuovo percorso per ripartire; e lo fa organizzando insieme con Camera di Commercio, Confcommercio e Coldiretti una “borsa merci prodotti tipici” che si svolgerà martedì mattina proprio nella sede dell’ente camerale.


«Con questo incontro tra domanda e offerta, produttori da un lato e ristoratori, commercianti, agriturismi, alberghi dall’altro (sono già una quarantina i partecipanti, ma le iscrizioni all’evento si chiuderanno lunedì,
ndr
), vogliamo dare l’opportunità all’agricoltura di incontrare il turismo. L’obiettivo è fare in modo che i nostri prodotti tipici diventino una delle tante attrazioni turistiche che questo territorio offre e soprattutto che siano presenti sulle tavole di ristoranti e rifugi», precisa Massimo Simionato, presidente della Strada dei formaggi.


«Ovunque, i prodotti locali stanno diventando elementi fondamentali di quella vacanza esperienziale e sensoriale che oggi sempre di più il turista cerca», dice il presidente dell’ente camerale, Mario Pozza.


L’operazione, che costa circa 13 mila euro, è stata possibile grazie alla partecipazione a un bando camerale che prevede un contributo del 50%.


«Con questi soldi realizzeremo anche la nuova immagine promozionale della Strada dei formaggi, rinnovando il sito Internet, sbarcando sui social, realizzando uno stand promozionale che sarà utile per la partecipazione dell’associazione alle fiere».


L’obiettivo dell’operazione è la promozione del territorio tramite i suoi prodotti. E proprio pensando a questo, i presidenti dell’Ascom, Paolo Doglioni e dell’ente camerale Mario Pozza hanno lanciato una nuova iniziativa per il 2018: il “Festival del pastin”. «Il pastin è la griffe del Bellunese», puntualizza Doglioni, «e va promosso ovunque. Così come dobbiamo fare per tutti i nostri prodotti, perché dobbiamo ricordarci che il turismo viaggia non solo tramite le bellezze del paesaggio, e dell’arte, ma anche tramite l’enogastronomia».


«I nostri prodotti sono delle eccellenze, in quanto particolari, tipici di questo territorio e come tali vanno promossi», ribadisce Silvano Dal Paos presidente di Coldiretti, sottolineando come «è necessario far conoscere le nostre particolarità anche al di fuori, usando i mezzi digitali che oggi ci si presentano». «Il territorio, come ci dicono i dati, sta diventando sempre di più qualcosa che si assaggia, un’esperienza sensoriale di tutti e cinque i sensi», conclude Monica Sandi, dell’ufficio statistica della Camera di commercio.


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