Sappada, arriva il commissario Belgiorno

Nominato dal governo per guidare la fase di transizione, si parla un anno di lavoro.
Serracchiani attesa per il 27 o 28
SAPPADA. Il sindaco di Sappada, Manuel Piller Hoffer, sarà affiancato da un commissario prefettizio per accompagnare il trasloco di Plodn in Friuli. Lo ha annunciato ieri a Trieste, Debora Seracchiani, presidente della Regione, a margine dell’illustrazione del bilancio 2017 e dei 4 anni di legislatura del Centrosinistra. Il commissario è stato nominato dal Governo per aiutare Sappada e le Regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto in questo inedito passaggio, ha spiegato Serracchiani.


Si tratta del prefetto Elisabetta Belgiorno, Capo Dipartimento Affari interni e territoriali del Ministero dell’Interno, già a capo della Commissione antiracket. Il suo compito, da quanto è dato sapere, non è affatto sostitutivo di quello del prefetto ma ‘ad adiuvandum’, come si dice in gergo amministrativo.


D’altra parte era stato lo stesso Piller Hoffer ad auspicare, nei giorni scorsi, l’approdo di un commissario ai piedi del monte Peralba. Lo aveva detto anche ai suoi colleghi sindaci dell’Unione montana, incontrati nei giorni scorsi, rilevando che il presente ed il futuro di Sappada sono oggi difficili da decifrare, poiché il caso rappresenta un inedito. Plodn, infatti, transita da una Regione ordinaria ad una speciale, con gli adempimenti che si complicano o, addirittura, si raddoppiano rispetto all’analoga esperienza dei Comuni marchigiani trasferiti in Emilia Romagna. Il 27 o 28 dicembre sarà a Sappada anche la stessa Serracchiani per cercare di dipanare la matassa.


«Salgo a Sappada – ha anticipato ieri – perché credo che sia importante dare non solo un segno di presenza ma iniziare a lavorare su quelli che sono i tanti nodi che dobbiamo sciogliere per l’effettivo passaggio in Friuli: dal ridisegno delle circoscrizioni elettorali alla sanità, dal ridimensionamento scolastico alla viabilità e al turismo. Sono tante cose sulle quali dobbiamo ragionare, non solo con il sindaco ma anche con la Regione Veneto ed il Governo italiano. Governo che proprio in queste ore ha nominato un prefetto come commissario per seguire l’iter».


A Sappada, per esempio, si vuol sapere se con le prossime elezioni politiche verrà comunque riconosciuto il diritto al voto. «Ancora non lo so. Io lo auspico», ci ha detto Serracchiani, aggiungendo che «alcune cose si possono fare più velocemente, altre richiederanno i tempi burocratici». Un anno, di più? La governatrice friulana allarga le braccia. Anche i referendari, pertanto, si augurano che il commissario arrivi quanto prima, perché i sappadini non siano lasciati in una condizione di incertezza come lo sono oggi. Serracchiani ha precisato anche ieri di voler compiere questo tratto di cammino in armonia, quindi in collaborazione con il veneto. E il suo primo saluto in friulano alla popolazione di Sappada avrà, appunto, questo respiro.


Francesco Dal Mas


Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi