Sappada, il Carnevale punta al riconoscimento Unesco

L’eurodeputata De Monte e un gruppo di cittadini lanciano l’ambiziosa sfida: «Non sarà per niente facile, ma vale la pena tentare: le carte sono in regola»

SAPPADA. Sappada si prepara a candidare il suo Carnevale a bene immateriale del patrimonio Unesco. L’ambizioso progetto è emerso nei giorni scorsi nel corso di un incontro pubblico organizzato proprio a Sappada dall’eurodeputata Isabella De Monte, componente della commissione trasporti e turismo.

IDEA DELLA DE MONTE

È stata la stessa De Monte a lanciare l’idea, subito supportata da un gruppo di cittadini, avendo in mente un obiettivo ben preciso: quello di tutelare il tradizionale carnevale sappadino caratterizzato dalla figura dei Rollate, maschere in legno con pellicce e campanacci che, per tre domeniche, nel cuore della stagione invernale, animano la vita dei borghi della località montana da poco più di un anno “trasferitasi” in provincia di Udine. La celebrazione del Carnevale sappadino chiama in causa tutti i ceti della comunità. Ad ognuno viene infatti dedicata una domenica: poveri, contadini e signori. Come detto, l’ambizioso progetto è emerso sabato scorso durante un incontro – dibattito incentrato sull’utilizzo dei fondi europei per il turismo tenutosi proprio a Sappada ed al quale ha partecipato la De Monte che nell’occasione ha presentato un nuovo portale denominato “bandi e finanziamenti” da lei stessa ideato e successivamente messo a disposizione delle pubbliche amministrazioni e delle imprese private con l’obiettivo di facilitare conoscenza ed accesso ai fondi europei.

UNA SFIDA AMBIZIOSA

«Quella di candidare il Carnevale sappadino a patrimonio Unesco, nella lista dei beni immateriali, è una sfida certamente ambiziosa, difficile ma non certo impossibile», sottolinea la De Monte, «l’iter è lungo e dall’esito per nulla scontato, ma a mio avviso vale la pena tentare. Questo perché il Carnevale di Sappada ha tutte le carte in regola per conquistare questo prestigioso riconoscimento che rappresenterebbe un plus di grande rilievo in ottica turistica. Il Carnevale di Sappada vanta una tradizione lunghissima, che si tramanda da generazioni. Il riconoscimento Unesco avrebbe una importante valenza culturale, sociale ed economica ma soprattutto permetterebbe di tutelare la tradizione. Tradizioni, riti e folklore dei popoli sono elementi essenziali da proteggere, alla pari dei monumenti; e questo vale doppiamente in montagna dove l’attenzione delle istituzioni deve essere massima».

SAPPADA CAMBIA ESULTA

Soddisfazione in merito all’iniziativa promossa dall’eurodeputata Isabella De Monte è stata espressa dai membri della lista “Sappada cambia”, organizzatrice dell’evento di sabato scorso.

«La proposta è partita da alcuni cittadini che in maniera del tutto spontanea l’hanno avanzata sabato nel corso dell’incontro», sottolineano in coro Marco Santoro e Alessandro Mauro, «ovviamente è stata accolta con entusiasmo da tutti i presenti. L’iter potrà essere avviato dopo la costituzione di un apposito comitato che vuole essere il più ampio possibile, apolitico ed aperto a tutti. Questa va considerata come una intrigante sfida per Sappada ed i sappadini».

Uno degli obiettivi che si cela dietro l’iniziativa è quello di preservare una delle peculiarità di Sappada concentrata nella parlata germanofona che, insieme al Carnevale di origine tanto misteriosa quanto affascinante, rappresenta un ulteriore patrimonio da salvaguardare. –

 

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