Sappada, il Friuli è un Eldorado con qualche zona d’ombra

Marco Santoro, uno dei più attivi sostenitori dalla battaglia per il cambio di regione: «Contributi e bonus a raffica, ma sul piano sanitario e del sociale c’è da lavorare» 

SAPPADA. Un anno dopo, cosa è cambiato a Sappada con il passaggio in Friuli? A rispondere è Marco Santoro, già amministratore comunale tra le fila della minoranza nonché uno dei sostenitori più attivi della “battaglia” per cambio di regione.. «Il cambio di regione ha aumentato le opportunità. Sono contento di aver contribuito, in sinergia con gli amici del gruppo di minoranza ed i membri del comitato referendario, a raggiungere un risultato storico. Ad un anno dal passaggio, ad esempio, per la prima volta non dovranno essere i sappadini a contribuire, di tasca propria, per garantire l’apertura degli impianti di risalita. Non riesco a nascondere la felicità mia e dell’intero gruppo di “Sappada cambia” per essere riusciti ad invertire la rotta».

Cos’altro è cambiato in concreto in un anno?

«Il cambio ha prodotto un contributo di un milione di euro a favore dell’impiantistica; 120mila euro sono stati poi assegnati con i fondi Uti per la riqualificazione dell’orrido dell’Acquatona; il Comune di Sappada ha ricevuto un trasferimento regionale di 159mila euro per l’acquisto del gatto delle nevi. I cittadini di Sappada hanno beneficiato di un risparmio sul pagamento del bollo auto, di uno sconto sul carburante ed è imminente anche la riduzione della tariffa dell’acqua. Le leggi regionali del Friuli, inoltre, aprono le porte ad ulteriori incentivi per l’acquisto della prima casa, per natalità e lavoro femminile, senza dimentica i vari contributi per le manifestazioni sportive e culturali. La giunta regionale del Friuli ha, tra le altre cose, approvato la norma che abbatte l’aliquota Irap a zero per imprese e professionisti del territorio montano».

In questo contesto va annoverata anche la novità delle olimpiadi giovanili che verranno ospitate proprio da Sappada insieme ad altre nove località...

«Questo è un successo firmato dal gruppo “Sappada cambia”, l’unico ad aver inserito nel proprio programma elettorale quello che in maniera lungimirante era stato visto come un grande obiettivo da perseguire».

Ma ci sono degli aspetti almeno da rivedere.

«Sanità ed assistenza sociale su tutti, ma il cambiamento ha bisogno inevitabilmente di piccoli assestamenti in corsa. Ogni difficoltà si presenta superabile. L’obiettivo da perseguire è quello di poter avere una continuità nei servizi sanitari. Sappada potrebbe avere presto la presenza giornaliera del medico; e l’assistenza sociale sarà a breve operativa a Sappada ogni ultimo giovedì del mese».

C’è qualcosa che non condivide con l’attuale Amministrazione?

«Politicamente parlando è stato messo in atto un piano di isolamento del gruppo di minoranza, di fatto estromesso dalla gestione del trasloco. Come minoranza avevamo proposto l’istituzione di un gruppo di lavoro tra maggioranza e minoranza per seguire insieme gli aggiustamenti a seguito del cambio di regione. L’amministrazione non ha mai dato seguito a quella proposta. Non c’è dubbio che questa scelta ha comportato iniziative unilaterali da parte della maggioranza senza mai condividerle con la minoranza. Il sindaco ha annunciato di aver chiesto una proroga per l’inizio dell’attività dell’ufficio turistico rinviandolo alla stagione estiva. È una scelta politica che penalizza fortemente Sappada. Risulta difficile condividere anche l’annuncio del sindaco di voler cedere gratuitamente l’impianto di risalita Pian dei Nidi alla Regione Friuli». —



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