Sappada, il voto di mercoledì rischia di saltare

Brunetta scrive alla presidente Boldrini: "Rischio di incostituzionalità nel procedimento"
Carlo Moritza e Erica Benedetti - Stefano Da Rin Puppel-Perona-Sappada-Interviste su passaggio di Sappada al Friuli
Carlo Moritza e Erica Benedetti - Stefano Da Rin Puppel-Perona-Sappada-Interviste su passaggio di Sappada al Friuli

Il voto di mercoledì per Sappada? Rischia seriamente di saltare. La giornata di oggi, lunedì 20 novembre, ha portato le ultime novità.

La posizione della Regione. Tutto parte dal presidente dell'assemblea veneta, Roberto Ciambetti (Lega). «Il presidente della Commissione Affari Costituzionali, on. Andrea Mazziotti di Celso - ha ricordato Ciambetti - ha "assegnato" al Consiglio regionale veneto il compito di svolgere e concludere in una settimana la procedura di espressione formale di un parere in merito al passaggio di Sappada al Friuli. Ma il Consiglio del Veneto, organo di natura costituzionale, è una assemblea legislativa, che ha natura parlamentare, con regole e procedure precise da rispettare».

«Le regole alle quali sono assoggettate le assemblee legislative, comprese quelle regionali - prosegue Ciambetti -, sono state create per garantire adeguata istruttoria alla pratica e soprattutto per consentire ai Consiglieri regionali di esercitare le proprie prerogative. E ciò vale anche per la vicenda di Sappada. È una questione di sostanza e di correttezza istituzionale». Per il presidente del Consiglio veneto «non si tratta di ostruzionismo o strumentalizzazione, quanto - conclude - mio dovere preciso il salvaguardare le prerogative del Consiglio regionale nel rispetto di norme e regolamenti vincolanti».

Interviene Brunetta. E' sera quanto viene inviato alle agenzie il testo di una lettera mandata da Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia, alla presidente della Camera Boldrini e al presidente della Commissione Affari costituzionali di Montecitorio Mazziotti. Brunetta appoggia la presa di posizione di Ciambetti, contestando i termini stretti imposti alla Regione Veneto per esprimersi. "E' opportuno adottare ogni iniziativa  per ripristinare un procedimento corretto e rispettoso, soprattutto, della volontà e delle prerogative di una assemblea elettiva quale è il consiglio regionale". Il rischio, secondo Brunetta, che il procedimento possa essere affetto da un vizio di legittimità costituzionale. Serve dunque un ulteriore approfondimento, ed è quello che chiede Brunetta alla presidente Boldrini. 

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