Sappada in Friuli, Serracchiani preme su Roma
SAPPADA. Debora Serracchiani, presidente del Friuli, non demorde. Una lettera al presidente del Senato, Pietro Grasso, per sollecitare il voto di Palazzo Madama sul passaggio di Sappada al Friuli stesso. Voto mancato l’anno scorso, in marzo.
E lettera controfirmata dal sindaco Manuel Piller Hoffer. E poi una trattativa serrata con Federico Caner, assessore al turismo del Veneto, per il collegamento tra Cima Sappada e Forni Avoltri, l’ultimo comune della Carnia. E' quanto ha annunciato ieri la governatrice friulana nel corso di un incontro in municipio, a Sappada, alla presenza del sindaco, del vicesindaco di Forni Avoltri Manuele Ferrari, del presidente del Consiglio regionale Franco Iacop e di Alessandro Mauro, del comitato referendario per il passaggio del comune veneto al Friuli Venezia Giulia.
«Si è trattato di un efficace confronto», riconosce Piller Hoffer, « che ci rassicura sulla prospettiva di una aggregazione al Friuli anche a breve scadenza, per le esigenze che abbiamo di consolidare il nostro sviluppo in collaborazione con la regione limitrofa».
La fiducia di Piller Hoffer è motivata, perché il sindaco tiene contatti stretti anche con Luca Zaia, governatore del Veneto, e con lo stesso Caner. Il vertice di ieri è servito per rinsaldare la cooperazione tra i due territori, al fine di dare seguito ad un pronunciamento »che la popolazione del comune veneto ha già espresso tempo addietro rispondendo ad un quesito referendario», si legge in una nota del Regione Friuli. «Con il sindaco Piller Hoffer», ha spiegato Serracchiani al termine dell’incontro, «abbiamo deciso di scrivere questa lettera per sollecitare il presidente Grasso a riavviare l’iter con il quale calendarizzare nuovamente in Senato il disegno di legge che prevede il passaggio di Sappada dal Veneto al Friuli. Chiediamo quindi che le Camere si esprimano per dare seguito a quello che è stato un pronunciamento chiaro della popolazione».
Un tentativo in questo senso - la calendarizzazione del voto - era stato fatto nei giorni scorsi anche dalla senatrice Raffaela Bellot, rivolgendosi anche lei a Grasso. «Non so se in questa legislatura riusciremo ad arrivare al voto», sospira il sindaco Piller Hoffer , «ma almeno sappiamo che la strada resta aperta». Analogo il ragionamento di Mauro, per il coordinamento.
In ogni caso, al di là dell’iter parlamentare, Serracchiani ha posto l'accento sul fatto che i due territori sono intenzionati a portare avanti gli interessi delle rispettive comunità. «Siamo consapevoli», ha aggiunto la presidente del Friuli, «che già da tempo, sia sotto il profilo storico e culturale ma anche nella quotidianità, esistono rapporti di collaborazione tra Sappada e Forni Avoltri; il nostro intento è quello di fare in modo che attività ad esempio nel campo del turismo, ricettività alberghiera e viabilità si consolidino». Il presidente Iacop ha ricordato come il percorso istituzionale verso il trasferimento di Sappada dal Veneto al Friuli sia stato compiuto correttamente con lo svolgimento del referendum, il cui esito è stato confermato anche dai rispettivi consigli regionali.
Francesco Dal Mas
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi