Sappada in Senato, i tempi si allungano
SAPPADA. Settimana decisiva per Sappada: almeno per sapere se e quando ritornerà il voto a Palazzo Madama sul disegno di legge relativo al distacco dal Veneto. Questa sera, a Forni Avoltri, è in agenda l'appuntamento con la giunta ed il consiglio della Provincia di Udine. Ma è decisivo il confronto che nei giorni successivi ci sarà tra il sindaco Manuel Piller Hoffer, il Comitato dei referendari e la governatrice del Friuli, Debora Serracchiani. «In particolare cercheremo di decifrare - anticipa Alessandro Mauro, portavoce del Comitato - quanto ha dichiarato nelle ultime ore il capogruppo Pd alla Camera, Ettore Rosato, che è molto vicino a Serracchiani, come pure a Renzi».
Rosato, triestino ha detto testualmente: «Troveremo una soluzione che sia in grado di accontentare tutti. Lasciateci lavorare, ma posso assicurare a tutti, e in primis ai cittadini di Sappada, che il disegno di legge andrà al voto e non verrà dimenticato in un cassetto». Incalzano i referendari: «D'accordo, ma quando andrà al voto, presto o dopo il referendum sulle Riforme». Indiscrezioni romane rimandano a fine anno, se non addirittura all'inizio del 2017 il passaggio in Aula. Meno incerto, invece, Rosato è stato su un altro aspetto: la richiesta di ripristinare i fondi Letta, con la partecipazione del Friuli Venezia Giulia, avanzata dai Comuni di Confine, dal senatore Giuovanni piccoli, dal sottosegretario Gianclaudio Bressa e dall'on. Roger De Menech, Rosato ha sposato quanto aveva anticipato la governatrice Serracchiani. «L'idea è irricevibile, perché la situazione dei Comuni confinanti con il Trentino Alto Adige è molto diversa da quelli alla frontiera con la nostra regione. Da una parte ci sono due Province che non vogliono modificare i loro territori, dall'altra, invece, il Fvg che sarebbe disponibile ad accogliere a braccia aperte Sappada. Capisco i problemi e le esigenze di tutti, ma stiamo lavorando per trovare soluzioni diverse a quelle applicate per gli enti locali del Bellunese vicini al Trentino Alto Adige».
Anche il capogruppo Pd, insomma, è dell'avviso che i comuni bellunesi di confine farebbero meglio a trasferirsi in Friuli. E che, in ogni caso, non ci sono risorse a disposizione per i 28 Comuni, da Sappada a San Michele al Tagliamento. Non resta che attendere, al momento, l'appuntamento di questo pomeriggio, alle 18, col presidente Pietro Fontanini di Udine.
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