Sappada in Senato, non c’è ancora la data

Bocciata la nuova richiesta di calendarizzare la discussione, presentata da Raffaela Bellot. Piccoli attacca Serracchiani

SAPPADA. La senatrice feltrina Raffaela Bellot, del movimento Fare di Flavio Tosi, ha ripresentato ieri mattina al Senato la richiesta di calendarizzazione del voto sul disegno di legge 1082 relativo a Sappada, che per Debora Serracchiani, governatrice del Friuli venezia Giulia e vicesegretaria del Pd, potrà avvenire, più probabilmente, in autunno, dopo il referendum sulle riforme. La richiesta di Bellot, infatti, è stata bocciata.

Allo stesso modo accadrà, probabilmente, quando nei prossimi giorni sarà il capogruppo della Lega, Centinaio, a recapitare all’aula una sollecitazione dello stesso tenore.

«Lo stralcio della discussione dai lavori del 16 marzo è un’onta vergognosa a cui quest’aula deve porre rimedio», ha dichiarato Bellot. «Dobbiamo tutelare la sovranità del popolo e prenderci la responsabilità del nostro voto».

Suscita, intanto, un vivace dibattito quanto la governatrice Serracchiani ha detto a Tolmezzo, nell’incontro con una delegazione di Sappada. «Le dichiarazioni della presidente Serracchiani hanno il sapore di un ricatto e sono offensive per tutti i bellunesi e le popolazioni del Veneto confinanti con il Friuli», commenta criticamente il senatore Giovanni Piccoli soffermandosi sulla presa di posizione della governatrice Pd secondo la quale, in assenza del passaggio di Sappada in terra friulana, il Friuli non potrà appoggiare il finanziamento di un fondo perequativo per i territori confinanti, come richiesto - tra l’altro - da una proposta di legge depositata dallo stesso Piccoli. «Non si gioca sulla pelle dei cittadini e sulle discriminazioni fra territori», rimarca Piccoli.

Secondo il senatore bellunese, «non si può giocare con il disagio delle realtà locali ordinarie confinanti che non possono contare su agevolazioni o aiuti particolari e continuano a soffrire di un grosso problema di concorrenza sleale». Piccoli dice di non avere dubbi sul fatto che il territorio veneto rischia la disgregazione a causa di una disparità di trattamento ogni giorno più evidente.

Soddisfazione per le assicurazioni di Serracchiani, invece, le esprime la presidente dell’Unione montana Comelico-Sappada, Alessandra Buzzo. «Indipendentemente dalla questione dei confini, è positiva la disponibilità a condividere i programmi che si stanno dando questo territorio e quello vicino della Carnia, nel contesto dei provvedimenti per le aree interne che soffrono di marginalità». Il 29 aprile Buzzo e collaboratori presenteranno le linee guida del piano, che ha una prima destinazione di tre milioni e mezzo. Sanità, istruzione, mobilità, e poi il turismo: queste le priorità delle aree interne.

I gruppi di lavoro del Comelico e della Carnia si incontreranno presto per precisare comuni obiettivi, dal collegamento sciistico tra Sappada e Forni Avioltri al rilancio sostenibile della Val Visdende, alle terme di Comelico Superiore.

Francesco Dal Mas

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