Sappada set cinematografico per 48 ore
SAPPADA. Sappada per due giorni diventa il set di un film destinato in futuro a fare parlare molto di sé. L'ha scelta infatti Terrence Malick, il regista cult statunitense, noto per opere come “La sottile linea rossa” (sette nomination ai premi Oscar e Orso d'oro a Berlino nel 1999) e “The Tree of Life” (2011), per girare alcune scene del suo "Radegund", la storia di un contadino che si ribella al nazismo. La scelta è caduta su Sappada dopo due anni di ricerche minuziose svolte in Austria e nel Sud Tirolo; e Malick, che anche ieri non ha smentito la sua fama di regista inaccessibile (circondando il set da un servizio di sicurezza ferreo ed evitando qualsiasi dichiarazione pubblica), ha deciso alla fine che Sappada era il luogo ideale sulla base di un dettagliato servizio fotografico realizzato due anni fa.
Si narra che siano state decine le altre location analizzate nei minimi dettagli, poi la scelta è caduta su Sappada.
«Per noi è un'ottima occasione per farci conoscere», sottolinea il sindaco Manuel Piller Hoffer dopo aver fatto un rapido giro sul set, « ed abbiamo constatato con soddisfazione la grande professionalità di chi ci ha contattato per richiedere i permessi di utilizzo dell'area e qualche piccolo lavoro, come l'eliminazione provvisoria di alcuni lampioni. Poi sono intervenuti anche sulle abitazioni private, per riportare portoni e infissi all'epoca in cui è ambientato il film, gli anni '40».
Il film rappresenta infatti la Germania del 1943 ed è incentrato sulla tragica vicenda di Franz Jägerstätter, un contadino e obiettore di coscienza austriaco che si rifiutò di servire l'esercito nazista e che per questo venne giustiziato.
Dapprima guardato con sospetto dalla Chiesa cattolica, divenne protagonista nel '71 di un film del regista Alex Corti e nel 2007 fu beatificato e dichiarato martire da Papa Benedetto XVI.
Max Pachner, presidente dell'associazione Zepodar Sende, ha strettamente collaborato con la produzione per mettere a disposizione l'area di Cima Sappada dove anche oggi si svolgeranno le riprese.
«Per noi è un orgoglio che la nostra borgata», dice, «sia al centro delle riprese di un film destinato ad essere visto in tutto il mondo. Stiamo lavorando dal 3 agosto per sistemare tutte le cose necessarie».
Cima Sappada è la borgata più caratteristica del comune di Sappada, diventata ieri ed oggi "off limits" per le riprese del film. Nella zona entrano soltanto gli addetti ai lavori, e anche solo gettare un occhio oltre gli sbarramenti non è cosa per nulla facile.
A Terrence Malick sono piaciute le architetture che hanno mantenuto intatto il fascino del borgo di montagna tradizionale. Per questo motivo Cima Sappada è stata preferita a decine di località delle Alpi: è un borgo caratterizzato da abitazioni edificate interamente in legno nello stile costruttivo "Blockbau", ovvero l'incastro delle travi agli angoli, senza l'utilizzo di chiodi, e appoggiate su zoccoli di pietra alla base.
Nel cuore della borgata spiccano fra l'altro la "Spanglar's Haus" e la "Zepodar Sende", rispettivamente un'antica abitazione risalente alla fine del Settecento e la vecchia latteria recentemente ristrutturata. Ieri il set è stato baciato tutto il giorno da un sole pieno e da un cielo di un azzurro intenso. Ottimo scenario naturale per la nuova pellicola di Malick.
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