Sassate sulla finestra della questura: bellunese a giudizio

BELLUNO. Sassate sulla questura. A parte la gravità del gesto in sé, non c’erano speranze di passarla liscia per Guido Savaris. Quella di via Volontari della Libertà non può che essere una delle zone...

BELLUNO. Sassate sulla questura. A parte la gravità del gesto in sé, non c’erano speranze di passarla liscia per Guido Savaris. Quella di via Volontari della Libertà non può che essere una delle zone più videosorvegliate della città, strano che questo bellunese di una certa età non lo sapesse. È stato ripreso dalle telecamere, naturalmente. Non si sa ancora che cosa lo abbia spinto ad assumere un atteggiamento così aggressivo verso la polizia di Stato, sta di fatto che ha bisogno di un buon avvocato, che è stato individuato in Coppa d’ufficio.

I fatti sono del 16 novembre di cinque anni fa. Secondo la ricostruzione della procura della Repubblica, l’uomo ha approfittato del fatto che il cancello del cortile era aperto, malgrado la sbarra fosse abbassata, per entrare. Una volta all’interno, ha tirato fuori un grosso sasso, cominciando a tirarlo contro una finestra del primo piano. L’ha fatto più volte, con il risultato di danneggiare non solo l’infisso di uno degli uffici, ma anche il cofano di un’auto di servizio con le insegne della polizia, che in quel momento era parcheggiata proprio sotto la finestra.

Gli agenti se ne sono accorti e hanno raggiunto l’uomo, denunciandolo per danneggiamento aggravato dal fatto che si trattata di un edificio pubblico e destinato a un pubblico servizio. Sequestrata la pietra da sette per cinque per tre centimetri. Savaris è finito a processo e quella di ieri era soltanto l’udienza filtro utile al giudice Feletto a raccogliere le liste dei testimoni. Rinvio a venerdì, davanti al collega Berletti, che penserà al calendario dei prossimi appuntamenti. Ci sarà anche l’esame dell’imputato che spiegherà l’accaduto. (g.s.)

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