Sasso sfonda una finestra: una casa evacuata a Lozzo

La pietra è rotolata dal monte Revis e ha centrato l’abitazione oltre il rio Rin. Regione e Provincia attivati, servirà un disgaggio del materiale che si è mosso
Caduta di Materiale dalla Frana di Revis a Lozzo di Cadore
Caduta di Materiale dalla Frana di Revis a Lozzo di Cadore



Era in casa tranquillo, quando la sorella è salita in soffitta, utilizzata come stenditoio, e si è accorta che un sasso aveva sfondato la finestra. La pietra, grande più o meno come una scarpa, è rotolata giù dalla parete rocciosa del monte Revis e rimbalzando, ha saltato il rio Rin per andare a centrare un’abitazione dall’altra parte del corso d’acqua, rompendo il vetro di una finestra del tetto.

Immediato è scattato il provvedimento di evacuazione per questioni di sicurezza da parte del sindaco di Lozzo di Cadore Mario Manfreda, che è andato personalmente sul posto e ha firmato l’ordinanza dopo l’intervento dei Vigili del fuoco del distaccamento di Pieve, chiamati alle 13.30 per verificare la situazione dell’abitazione in via Roma 262, la più vicina all’alveo del torrente e la prima di fronte alla frana.

Coinvolta direttamente dal provvedimento una persona, Giuseppe Da Prà, che abita da solo in uno dei due appartamenti di cui è composto lo stabile (a tre piani compresa la soffitta) minacciato dalla caduta di detriti dal pendio sovrastante il corso d’acqua che scorre proprio a ridosso del centro abitato di Lozzo. Il piano terra è utilizzato come seconda abitazione e in questi giorni non c’è nessuno. Provvederà il sindaco ad avvisare i proprietari dell’inagibilità. Al primo piano abita invece Giuseppe Da Prà, che usufruisce anche della soffitta dove è entrato il sasso, sfondando la finestra.

Ci sono anche altre case interdette per motivi di sicurezza, ma si tratta di seconde abitazioni. In attesa della verifica delle condizioni di sicurezza, l’uomo ha fatto sapere che andrà ad abitare a casa della sorella, che vive lì vicino e gli darà ospitalità. Non è chiaro però quando il sasso sia rotolato giù, centrando la casa, perché la sorella ha visto la pietra attorno all’ora di pranzo di ieri nel momento in cui è salita in soffitta, ma era già caduta, forse durante la notte quando l’uomo dormiva e magari non ha sentito il rumore.

Sia la Regione tramite l’assessore regionale alla protezione civile Gianpaolo Bottacin che la Provincia con il consigliere Massimo Bortoluzzi stanno seguendo da vicino la vicenda, che richiede un intervento di disgaggio di somma urgenza per rimuovere il materiale che si è staccato dal versante e mettere in sicurezza l’abitato sottostante. È stato avvisato anche il prefetto di Belluno Francesco Esposito. Quello degli sgretolamenti del monte Revis è un problema storico e in seguito all’ondata di maltempo nella notte tra giovedì e venerdì si è registrato lo scivolamento di circa 15 metri cubi di materiale a bordo fiume.

Sono stati inviati i tecnici per un sopralluogo ed è stimato un costo di qualche decina di migliaia di euro per l’intervento di somma urgenza. —



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