«Saut del fos», riuscita la sfida

SELVA DI CADORE. “Saut del fos”, la festa dedicata al salto con ogni mezzo di un fossato colmo d’acqua, non si è fatta mancare proprio niente: anche Kristian Ghedina ha voluto partecipare alla festa che ieri pomeriggio alla Baita al Sole ha salutato la stagione invernale con musica e tanto divertimento. I turisti sono arrivati da ogni dove, curiosi di assistere per la prima volta nel Comprensorio sciistico del Civetta al “salto del fosso”. Era lungo 8 metri il laghetto d’acqua costruito dal gatto delle nevi delle sciovie Santa Fosca.

I primi a tentare l’impresa sono stati i ragazzi con gli sci, tra cui “Capitan Ventosa”. Tutti sono arrivati sani e salvi a destinazione. Il primo a cadere nell’acqua è stato il pilota di un’astronave di cartone, ribattezzata “Pollo 13”. Non è certo mancata l’originalità: dopo l’astronave è seguita una vasca da bagno dotata di specchietti retrovisori e doccia, un’antenna parabolica che ha ospitato ben tre persone, una zattera di legno, un tavolino con birre nel bicchiere, una poltrona, una motoslitta e una bicicletta con gli sci. Nonostante le cadute nell’acqua gelida, tutti i concorrenti si sono rialzati sorridendo, abbigliati nei modi più inusuali: chi con il pigiama e la coperta sulle spalle, chi con le ciabatte infradito sulla neve e chi con parrucche e caschi modificati per l’occasione. All’arrivo erano presenti amici e parenti che hanno portato ai poveri “naufraghi” asciugamani e accappatoi.

«E’ la prima volta che abbiamo costruito questo fosso», ha detto Igor Callegari, uno degli organizzatori, «erano tre notti che non dormivo per l’agitazione. Abbiamo lavorato tanto per questa festa, ci credevamo moltissimo e fortunatamente è andata nei migliori dei modi». «E’ stata una bella gara, molto originale», ha commentato Ghedina, «chissà, magari il prossimo anno parteciperò anche io».