“Save Venice” nella Fondazione Tiziano

Nuovo e prestigioso socio co-fondatore per il Centro studi di Pieve, che amplifica la propria dimensione internazionale
Di Stefano Vietina

PIEVE DI CADORE. Il Centro studi Tiziano e Cadore conferma la sua dimensione internazionale accogliendo un nuovo prestigioso socio co-fondatore, “Save Venice”.

Si tratta del comitato per la salvaguardia di Venezia che, riunitosi a New York nei giorni scorsi, ha preso questa significativa decisione. «Siamo molto soddisfatti», commenta il presidente del Centro Studi, Maria Giovanna Coletti, «era un passaggio atteso, dopo la visita del comitato guidato dalla direttrice italiana Melissa Conn, avvenuta nello scorso giugno a Pieve. Ed è il segno che il lavoro svolto dal Centro studi Tiziano è stato molto apprezzato dall’associazione americana; ora sarà  possibile avviare numerosi progetti condivisi». I rapporti con “Save Venice”, sottolinea Coletti, risalgono al 2003 con la partecipazione nel consiglio scientifico della Fondazione di brillanti studiosi statunitensi come William R. Rearick prima e David Rosand poi, che hanno rappresentato un importante link fra i due enti. Attualmente, dopo la scomparsa dei due luminari, questo ruolo è svolto dal professor Frederick Ilchman, che insegna a Boston. “Save Venice” è un’associazione che riunisce mecenati americani e che ogni anno raccoglie da donazioni private un milione di dollari da destinare interamente per preservare il patrimonio artistico della città lagunare. Ha già investito 150 mila euro per il restauro della “Vergine al Tempio”, opera di Tiziano datata 1534 esposta all’Accademia di Venezia. Altri fondi saranno destinati al recupero della “Madonna di Cà Pesaro” e de “L’Assunta”, due tele giovanili del pittore cinquecentesco che si trovano nella Basilica dei Frari. Questa collaborazione che unisce strettamente il nome di Tiziano a quello di Venezia, e Pieve agli Usa, avrà dunque concreti effetti pratici sulle opere di Tiziano che necessitano di restauro, ma anche un ruolo fondamentale di comunicazione sulla ribalta internazionale. «Non è un segreto», rammenta Maria Giovanna Coletti, «che Tiziano sia molto apprezzato all'estero, forse ancor più che in Italia. Di certo, in questo momento tutti i nostri progetti di ricerca sono resi possibili da finanziamenti internazionali». Ed annuncia che a giugno, il 20 e 21, si terranno alle Gallerie dell'Accademia a Venezia due giornate di studio dedicate proprio a William Rearick e David Rosand.

«Ed a fianco delle due nostre istituzioni che le promuovono», sottolinea Coletti, «avremo le più importanti realtà culturali della città lagunare. Con “Save Venice” lavoreremo con intensità sul binomio Tiziano-Venezia, nel solco di una tradizione che ci ha consentito di diventare un punto di riferimento a livello internazionale, con le nostre edizioni di assoluto rilievo scientifico. E questo anche a diretto vantaggio di tutto il territorio cadorino, che si valorizza proprio in quanto capace di far conoscere il proprio immenso patrimonio culturale». E chiude sottolineando il proficuo rapporto instaurato, in questo senso, dalla Fondazione Tiziano con le Università di Venezia, Verona e Udine, anche attraverso stage di studenti che si specializzano non solo in storia dell'arte, ma anche in scienze della comunicazione.

twitter@vietinas

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi