Sbancata la frana a Schiucaz: il rientro forse per Natale

Senza sosta l’opera delle ruspe che hanno abbassato il livello dello smottamento e ripulito i canaloni di raccolta dei materiali. Soccal: «Servono altri dieci giorni»

BELLUNO

La montagna sopra Schiucaz è stata sbancata: le ruspe stanno lavorando a ritmi forsennati sulla frana che minaccia l’abitato. Resta solo una parte di “zona rossa” sulla quale è previsto di intervenire nei prossimi giorni, per mettere in sicurezza tutte le case.. Le due famiglie evacuate restano comunque fuori dalle abitazioni fino a quando non ci sarà lo stop all’emergenza: tempo una settimana o dieci giorni, secondo le stime. Forse per Natale rientreranno, sperando che il tempo consenta di continuare con i ritmi attuali.

Alcune foto della frana e dello stato dell’arte sono state pubblicate dall’assessore regionale Gianpaolo Bottacin: «Continuano i lavori a #Schiucaz in comune di #Alpago, senza sosta», scrive su Fb.

Una speranza che abbiano termine anche da parte del Comune. Veneto strade in questo periodo di meteo senza precipitazioni ha decisamente “abbassato” il livello del colle, come del resto si può notare dalle fotografie.

«I lavori continuano alacremente in questo periodo» dice il sindaco di Alpago Umberto Soccal «e tutta l’attività è rivolta ad arrivare finalmente a quell’unico tratto situato a nord della frana, che è rimasto ancora e che incombe sopra il vecchio mulino. Nel giro di 7 o 10 giorni dovrebbero riuscire a depotenziarlo», dunque a renderlo “innocuo”.

«Nel frattempo» continua il sindaco «stanno ripulendo tutta l’area sottostante e questo dovrebbe consentirci di riaprire l’accesso alle case. Sono ancora fuori le due famiglie, assieme anche all’attività commerciale». L’attività di ingrosso ha comunque possibilità di continuare grazie all’ultimo intervento effettuato che consente ai proprietari di entrare da dietro: «Hanno l’accesso nuovo da dietro, è stata sistemata la strada subito dopo il ponte che evita di dover girare proprio sotto la frana, sulla provinciale. Questo facilita un po’ le cose. Due famiglie per ora, però, sono ancora fuori dalle abitazioni: sono troppo a ridosso e finché il blocco non viene sistemato non si può rischiare. I lavori li fanno adesso e poi si spera di poter liberare almeno l’accesso».

I lavori di ripristino della frana e della strada continueranno ovviamente compatibilmente con la situazione meteo: di fatto l’orizzonte dalle case verso lo smottamento è decisamente cambiato. L’area in movimento è stata totalmente disboscata, l’opera delle ruspe sia dalla parte di fronte, sia dalla parte retrostante ha sbancato notevoli quantità di materiale.

La speranza delle persone interessate ancora dall’ordinanza di sgombero, è che per Natale magari si possano rispettare i tempi entro i quali avere ragione della parte ancora pericolosa.

Per passare le feste sotto il proprio tetto. Ci vuole ancora una settimana, al massimo servono dieci giorni di lavoro. —


 

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